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Contratto Colf: la donna delle pulizie va messa in regola e avrai queste spese fisse

Una colf tiene in mano alcuni prodotti per la pulizia della casa (Immagine di repertorio – Foto di jcomp da Freepik) – metropolinotizie.it

Contratto donna delle pulizie: come assumere una colf nel 2024 e metterla in regola. Gli adempimenti e le spese fisse da sostenere.

Assumere una colf, o donna delle pulizie, è una scelta sempre più diffusa per molte famiglie italiane che necessitano di supporto nelle faccende domestiche.

Tuttavia, è importante ricordare che l’assunzione di una colf comporta specifici obblighi e oneri per il datore di lavoro, tra cui la regolarizzazione del contratto e il pagamento delle relative spese.

In questo articolo, approfondiremo la procedura su come fare un contratto alla donna delle pulizie, illustrando i passaggi da seguire, i costi da sostenere e le sanzioni a cui si va incontro in caso di inosservanza delle normative.

Contratto donna delle pulizie: come mettere in regola una colf

Prima di assumere una colf, è essenziale avere a disposizione alcuni documenti del lavoratore: un documento di identità valido, il codice fiscale e, per le cittadine extracomunitarie, un permesso di soggiorno regolare o una carta di soggiorno. Questi documenti sono fondamentali per iniziare correttamente la procedura di assunzione e garantire che tutto sia conforme alle normative vigenti.

Una volta raccolti i documenti, è necessario raggiungere un accordo verbale sulle condizioni contrattuali con la colf. Successivamente, entrambe le parti devono sottoscrivere un regolare contratto di assunzione, seguendo quanto previsto dal Ccnl colf 2024. Questo passo è cruciale per definire chiaramente i diritti e i doveri di entrambe le parti, evitando future controversie.

Una colf mentre pulisce un vaso (Immagine di repertorio – Foto di zinkevych da Freepik) – metropolinotizie.it

Contratto donna delle pulizie: le spese fisse da sostenere

Regolarizzare la colf significa innanzitutto tutelare i suoi diritti: ferie, malattia, maternità, infortuni e un’adeguata retribuzione sono solo alcuni dei benefici garantiti da un contratto regolare. Non solo: si contribuisce ad emergere dall’economia sommersa e a creare un lavoro dignitoso e sicuro. Stipulare un contratto con la donna delle pulizie comporta delle spese fisse mensili che comprendono:

  • Stipendio – la retribuzione mensile varia in base al livello di inquadramento contrattuale (A, B, C) e alle mansioni svolte. In media, si aggira tra i 600 e gli 800 euro.
  • Contributi INPS – a carico del datore di lavoro, ammontano a circa il 32% della retribuzione mensile.
  • Assicurazione INAIL – obbligatoria per i casi di infortunio sul lavoro, il suo costo varia in base al rischio lavorativo e al numero di ore lavorate.
  • TFR – il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) è una quota annuale accantonata per il lavoratore, pari al 6,25% della retribuzione annua lorda.
  • Spese gestione contratto – includono eventuali costi per la redazione del contratto, la registrazione telematica e l’assistenza di un consulente.

Indicativamente, quindi, stipulare un contratto con la donna delle pulizie a tempo pieno con 20 ore settimanali di lavoro comporta un costo mensile di circa 1.000-1.200 euro.

Published by
Martina Raimo