Stipendio Part Time: il contratto con 20 ore settimanali conviene? Ecco quanto guadagnerai
Se stai valutando di accettare un contratto part time, ecco quali conti devi fare: non sempre conviene accettare questa proposta.
Sono diverse le persone che preferiscono avere un buon bilanciamento tra la propria vita privata e quella lavorativa, e mole provano a cercare un contratto part time – seppure questi non siano poi così diffusi, molte sono, invece, le aziende che offrono il full time da 8 ore giornaliere.
Il part – time prevede in genere 20 ore di lavoro a settimana, e permettono così, nel resto della giornata, di svolgere una serie di attività che possono essere ricreative, oppure possono consistere nell’occuparsi della casa, della famiglia, dello studio o qualunque tipo di progetto si abbia all’attivo.
Il part-time è, infatti, generalmente preferito da persone che hanno dei figli e che vogliono dedicarsi alla loro crescita: una soluzione che, ovviamente, è possibile se si è benestanti, se si ha un’altra rendita o un altro stipendio importante in famiglia, altrimenti, al giorno d’oggi, è difficile vivere anche con un solo stipendio full time, figuriamoci lavorando solamente mezza giornata.
Quando vi fanno la proposta con la RAL (Retribuzione Annuale Lorda), la prima cosa da fare è capire quanto sarà il netto effettivo in busta paga annuale e poi mensile, considerando anche, se presenti, tredicesima e quattordicesima. Ecco come fare questo calcolo.
Guadagno per venti ore netto
Bisogna tenere presente che lo stipendio Part-time si eroga ai lavoratori per cui i contratti prevedono un numero di ore settimanali pari a 20, 24 o 30, rispetto ai CCNL a tempo pieno con 40 ore.
Per conoscere il netto in busta paga bisogna applicare una formula, che però non ha dei costi fissi, in quanto dipende da una serie di fattori legati alla propria situazione reddituale: ecco come fare.
Il calcolo da eseguire per il netto
I fattori che incidono sul calcolo dello stipendio netto dal lordo sono i seguenti: detrazioni e deduzioni spettanti al lavoratore e ai familiari; scaglioni IRPEF 2024; aliquota contributiva INPS; eventuali bonus per i lavoratori; addizionali comunali, provinciali e regionali; deduzioni in caso di coesistenza di partita IVA.
Una volta che abbiamo tutti questi importi e percentuali, allora possiamo applicare la seguente formula: (reddito imponibile – imposta netta) / numero di mensilità + eventuale bonus IRPEF. In questo modo saremo subito in gradi di comprendere quanto in effetti otterremo al mese con il nostro nuovo lavoro.