Tari: è il momento di pagarla | Segna queste date se paghi a rate
La tassa sui rifiuti torna a gravare sul bilancio delle famiglie e dei cittadini italiani: ecco come pagarla e tutte le scadenze.
La tassa sui rifiuti è solamente una delle tante tasse che in Italia vanno a rimpinguare, anche quest’anno, le casse dello stato in cui viviamo.
Bisogna ricordare che il nostro Paese presenta un sistema di assistenza scolastica e sanitaria a carico dello Stato: anche per tutti questi motivi, e per tutti i servizi che lo stato eroga, le tasse da pagare sono piuttosto ingenti.
Vi sono altri paesi in cui, ad esempio, la sanità è a carico del singolo e non un diritto universale riconosciuto: pertanto, in quei casi, se si vuole essere curati è assolutamente necessario o avere una assicurazione oppure essere decisamente benestanti, visto che anche le medicine più banali, se acquistate senza assicurazione, hanno dei prezzi esorbitanti.
In ogni caso, la pressione fiscale in Italia è davvero assurda, e lo è sia per i singoli che per le imprese: si tratta di uno degli aspetti contro il quale ci sono più lamentele di sempre. Anche quest’anno è giunto il momento di pagare la Ta.Ri. e per non incorrere in sanzioni la cosa migliore da fare è ripassare tutte le scadenze.
Scadenze per la tassa sui rifiuti
Anche la gestione dei rifiuti, una attività sempre più al centro delle discussioni, è gestita dallo stato che si va poi rivolgendo a diverse società che se ne occupano sul territorio.
In molte aree del territorio, infatti, sono state attivate modalità di raccolta differenziata porta a porta, che differiscono di molto rispetto al precedente metodo dei cosiddetti “secchioni”: con la raccolta porta a porta c’è una maggiore sicurezza riguardo alla separazione e quindi al corretto smaltimento o riciclo dei rifiuti.
Il sistema della Ta.Ri.
La Tari è stata introdotta con la legge di stabilità del 2014, riunendo una serie di tasse già presenti in precedenza in una unica soluzione. Le date di scadenza spesso creano confusione in quanto non sono le stesse per tutti i cittadini ma variano in base a una serie di fattori, tra cui anche il comune di residenza.
Tendenzialmente, comunque, ci si può regolare sapendo che vi sono tre tranches: la prima è un acconto che dovrebbe essere pagato entro la fine di aprile; un secondo acconto da versare entro il mese di luglio; e il saldo che deve essere effettuato entro la fine dell’anno, ovvero il 31 dicembre 2024.