Bollette, stanno inviando a casa fatture da 15.000€ | Consumatori rovinati dal nuovo mercato
Bollette da pazzi: emergenza o casi isolati? I casi di Varese terrorizzano tutta Italia: migliaia di euro di consumi non verificabili.
Le bollette salate, quelle che fanno gelare il sangue quando si aprono o si clicca sulla mail di notifica, sono diventate una vera emergenza.
Può capitare di ricevere una bolletta più cara del solito, a causa di un errore di valutazione dei consumi. Ma stiamo davvero parlando di situazioni isolate?
Due famiglie di Varese, colpite da bollette astronomiche per l’acqua e l’energia elettrica, hanno rivolto una disperata richiesta di aiuto al Movimento Consumatori della provincia.
La richiesta di aiuto è arrivata a seguito della ricezione di bollette con cifre assurde e non verificabili: si parla di migliaia di euro.
I due casi di Varese: cos’è accaduto?
Il primo caso riguarda una bolletta per l’acqua che ammonta a oltre 6.000 euro per un periodo che va da febbraio 2020 ad aprile 2022. Una somma così esorbitante ha gettato un’ombra oscura sulla vita di una famiglia del circondario, mettendola di fronte al rischio tangibile di disconnessione del servizio idrico. La complicazione aggiuntiva risiede nel fatto che, in teoria, i servizi essenziali come il rifornimento idrico non dovrebbero mai essere interrotti. Tuttavia, la possibilità di effettuare verifiche è ostacolata dalla mancanza del contatore, distrutto insieme ad altre apparecchiature di monitoraggio dei consumi.
Il secondo caso coinvolge una famiglia che ha ricevuto una bolletta elettrica di oltre 15.000 euro da parte del loro operatore precedente. Anche qui, il cambio di operatore per l’energia complica la verifica dei consumi passati, in quanto il contatore precedente è ormai un ricordo lontano. Gianluca Franchi, avvocato e presidente del Movimento Consumatori di Varese, ha dichiarato che, sebbene ci siano segnalazioni di casi simili, il Movimento ha trattato finora solo questi due casi particolari. Per quanto riguarda la bolletta record per l’energia elettrica, il Movimento è ancora nelle prime fasi delle indagini.
Impossibile verificare i consumi, tutta colpa del mercato libero
La peculiarità di entrambi i casi è che la verifica dei consumi risulta estremamente difficile, se non impossibile, a causa della distruzione dei contatori. In circostanze normali, gli esperti del Movimento consumatori avrebbero potuto procedere con un “accertamento tecnico preventivo”, ma senza la possibilità di accedere ai contatori, la situazione diventa complessa. Una possibile soluzione, prospettata dal Movimento Consumatori, è la rateizzazione dei pagamenti, consentendo alle famiglie colpite di diluire il pagamento nel tempo, in attesa di una soluzione più definitiva. La rateizzazione, spesso considerata come un palliativo, diventa la strada più praticabile quando ci si trova di fronte a bollette ingiustificatamente elevate.
In entrambi i casi, il Movimento Consumatori si trova a dover affrontare sfide uniche nel cercare di stabilire la veridicità delle bollette contestate. L’assenza di contatori funzionanti rende difficile l’accertamento tecnico, lasciando le famiglie coinvolte nella difficile situazione di dover gestire pagamenti esorbitanti senza poter stabilire con certezza se siano giustificati o meno. Le bollette pazze non sono quindi solo una preoccupazione individuale, ma un problema che richiede attenzione e azioni concrete. Il caso del Movimento Consumatori di Varese evidenzia la necessità di rafforzare la tutela dei consumatori in situazioni del genere, garantendo loro la possibilità di verificare e contestare fatturazioni sproporzionate senza ostacoli insormontabili come la distruzione dei contatori.