Bonus disoccupati, quest’anno ti spettano 1.000€ | Fai subito richiesta
Hai mai sentito parlare del “Bonus disoccupati”? Ne esistono tantissimi e ognuno ha caratteristiche precise: ecco quale potrebbe fare al caso tuo.
Nel 2024 sono stati emessi diversi bonus per aiutare i cittadini italiani: alcuni sono pensati per risparmiare e fare allo stesso tempo delle scelte consapevoli dal punto di vista ambientale (vedi per esempio l’Ecobonus), mentre altre per aiutare chi è in difficoltà. Ci sono anche diversi Bonus disoccupati, che si pongono proprio come obiettivo quello di garantire un’entrata anche a chi non lavora.
Non si tratta del “reddito di cittadinanza”, che dopo il Governo Meloni è stato abolito, ma di altri bonus, forse poco conosciuti e che si applicano in situazioni diverse.
Ma quali sono? Eccoli tutti spiegati.
Bonus disoccupati, tutti i bonus disponibili
Il Bonus disoccupati non è solo uno, ma ci sono diversi bonus che rientrano sotto questa categoria. Ognuno ovviamente è diverso e prevede requisiti e importi differenti. Per il 2024, per la precisione ne sono stati stanziati ben 22.
Alcuni dei più famosi sono la NASPI, dedicata ai dipendenti che sono stati licenziati per giusta causa, (non vale per chi dà le dimissioni), DIS-COLL (i cui importi si sono anche leggermente alzati grazie all’aumento dei massimali), ISCRO per chi ha la partita IVA iscritte in gestione separata.
I bonus poi si dividono anche a seconda del settore lavorativo: ci sono la Disoccupazione agricola (per i lavoratori agricoli dipendenti) e l’ALAS, dedicata ai lavoratori autonomi del mondo dello spettacolo.
Chi è disoccupato ex somministrato può richiedere anche un ulteriore bonus, il SAR (Sostegno al reddito), che è cumulabile con la NASPI e comprende un importo dai 700 ai 1000 euro.
Bonus disoccupati, tutti i sussidi separati da requisiti di lavoro e contributi
Tutti i bonus precedentemente elencati devono corrispondere a dei requisiti di lavoro e di contributi precisi e quindi non tutti i lavoratori disoccupati possono farne domanda. Tuttavia, ci sono anche dei sussidi veri e propri che non guardano a queste caratteristiche.
Più nello specifico, ci sono l’ADI (Assegno Di Inclusione), vera novità di quest’anno che sostituisce il reddito di cittadinanza ma che ha requisiti molto più stringenti: possono fare domanda, infatti, solo coloro che in famiglia hanno un soggetto fragile o svantaggiato. C’è poi il Supporto Formazione Lavoro, finalizzato a coloro che sono stati esclusi dal Reddito di cittadinanza ma che vogliono trovare un nuovo impiego.
Ci sono poi la Carta Acquisti, un contributo di 80 euro mensili per la spesa alimentare e il pagamento delle bollette per chi ha più di 65 anni o per i genitori con figli con meno di 3 anni, il Reddito alimentare e la Carta dedicata a te (che comprende spesa alimentare, trasporti e benzina). Ci sono infine il Reddito libertà per le donne in difficoltà, l’Assegno unico figli, il Fondo casalinghe e casalinghi, varie agevolazioni per chi è disabili e varie agevolazioni all’assunzione per categorie precise.