Pensioni 2024, non fare questo errore: ti fanno restituire tutto | Rimani in mutande
Alcuni pensionati potrebbero rischiare di perdere la propria pensione o di vederla drasticamente ridotta: ecco quali sono i casi in cui può succedere.
Dopo decenni di lavoro arriva il momento di ritirarsi e di iniziare a percepire la pensione. Questa viene sbloccata a seconda degli anni di lavoro o a seconda dei contributi che sono stati maturati nel tempo. Non sempre è davvero commisurata allo sforzo e alla fatica impiegati negli anni e in Italia spesso ci si lamenta che gli importi sono troppo bassi.
Oggi per molti giovani la pensione appare come un miraggio, un qualcosa che non recepiranno mai, ma anche chi già la percepisce regolarmente non è del tutto al sicuro.
A causa di alcuni errori, infatti, si può rischiare di doverla restituire, spesso a causa della mancata conoscenza di alcune misure che il pensionato dovrebbe o non dovrebbe seguire. Ecco che cosa bisogna sapere per evitare di ricevere brutte sorprese.
Pensioni 2024, quando rischi di perderla e restituirla
Ci riferiamo a chi è andato in pensione sfruttando le quote, quindi 100, la 102 o la 103. Chi sceglie di appellarsi a queste quote, infatti, deve rispettare dei requisiti e delle regole ben precise, per evitare di andare contro a quello che dice la legge italiana sulla riscossione delle pensioni.
Chi sceglie di andare in pensione con le quote, infatti, non può più andare a lavoro una volta che inizia a percepire la pensione. Può suonare come una banalità, ma continuare a cumulare i redditi di lavoro con i redditi della pensione è assolutamente vietato. Lo Stato vede i quotisti come cittadini che non vogliono più lavorare e quindi devono smettere di farlo del tutto se vogliono la pensione.
Anche per la quota 103, durante il 2024, vige la stessa regola: non si può continuare a lavorare, neanche per pochi giorni e neanche per pochi euro. Con qualche eccezione…
Pensioni 2024, si può continuare a lavorare?
Le uniche attività che si possono svolgere mentre si è in pensione sono quelle previste dal lavoro autonomo, quindi di fatto in ritenuta d’acconto e in prestazione occasionale fino a un massimo di 5000 euro annui.
Nel 2024, inoltre, anche l’Ape sociale si dovrà adeguare alla quota 103 e lo stesso divieto di accumulo vale anche per l’Anticipo pensionistico sociale. Se si viene scoperti, si deve restituire la pensione in base al mese o ai mesi in cui risulta aver lavorato: meglio non rischiare e conoscere bene tutte le condizioni prima di chiedere la pensione o decidere di continuare alcune attività.