Caldaie, d’ora in poi funzioneranno grazie alle mucche | L’energia ti costerà molto meno
E se usassimo l’energia stimolata dalle mucche per riscaldare la casa? Ecco come potrebbero essere le caldaie nel futuro.
Negli ultimi tempi si parla tantissimo di ecologia e inquinamento. In particolare, un serio problema che affligge molte persone in Italia e all’estero è quello del riscaldamento, che a causa degli scenari economici e politici degli ultimi anni, è arrivato a costare tantissimo. In generale, i costi di gas e carburante sono saliti a dismisura.
Questo in realtà non è un problema solo prettamente economico, ma anche ambientale. Estrarre il gas e il petrolio e poi utilizzarli sono operazioni decisamente pericolose per l’ambiente e che vanno a impattare negativamente sull’inquinamento. Per questo, ogni giorno gli scienziati sono alla ricerca di fonti di energia rinnovabili che siano efficaci ma non dannose per l’ecosistema.
Hai mai pensato che potremmo sfruttare i rifiuti organici delle mucche per costruire una caldaia? Sì, stiamo parlando proprio del letame, che di solito viene utilizzato per concimare, ma non solo.
Caldaia, usare i rifiuti animali per estrarre gas ecologico
In Spagna stanno già studiando a un modo per convertire i rifiuti organici delle mucche, quindi di fatto il letame, in energia rinnovabile. Stiamo parlando di “gas ecologico“, noto anche con il nome di “biogas”: si tratta di un gas che si ottiene dalla decomposizione dei rifiuti organici in modo anaerobico, ovvero senza usare l’ossigeno, ma sfruttando dei particolari batteri.
In particolare, la Spagna sta studiando molto questo processo e al momento in UE è uno dei Paesi che più sta investendo in questo campo e nella produzione di biogas e biometano. Il biogas consentirà la produzione di idrogeno attraverso la tecnologia P2G (Power to Gas), una delle poche azioni praticabili per immagazzinare l’energia in modo ecologico.
Questo significa che non si esclude la possibilità che in futuro le stesse caldaie che abbiamo in casa potranno essere alimentate in questo modo.
Biogas, perché guardare al settore primario
Per poter lavorare sul biogas, ovviamente occorre stringere un’alleanza importante con il settore primario, che è quello che si concentra in particolare su agricoltura e allevamento. Il biogas-biometano si ottiene attraverso la digestione anaerobica di materiali organici biodegradabili, come gli escrementi di bestiame (suini e bovini), scarti di colture di mais e cereali, ma anche scarti di macellazione.
Stiamo parlando di una fonte di energia rinnovabile (una volta usato può essere “purificato” e riutilizzato) ed ecologica, ovvero a zero emissioni di carbonio, che al momento sono tra gli elementi più dannosi per il nostro pianeta. Per questo, si punta a eliminare l’utilizzo di carbonio del tutto entro il 2050.