Pensioni, le minime su a 735€: la nuova misura per combattere la povertà | Puoi richiedere gli arretrati degli ultimi 5 anni
Con l’ultima legge di bilancio arriva una novità anche per i pensionati: minime in rialzo, ecco come fare richiesta.
Il governo ha recentemente annunciato un aumento delle pensioni minime a 735€ al fine di contrastare la povertà tra gli anziani.
Questa nuova misura mira a garantire una maggiore sicurezza finanziaria agli individui in età pensionabile, ma non finisce qui.
Coloro che hanno diritto possono infatti ricevere una compensazione retroattiva abbassando la soglia minima richiesta dalla manovra se soddisfano determinati requisiti.
L’iniziativa rappresenta un passo significativo verso la tutela degli anziani e il miglioramento delle loro condizioni di vita: ecco tutti i dettagli.
Una maggiorazione verso i 1000€ di minima
La manovra del governo ricorda molto il cosiddetto “Incremento al Milione” introdotto nel 2001 dal governo Berlusconi per aumentare le pensioni fino a raggiungere il milione di vecchie lire. Purtroppo, anche con gli incrementi del 2,7% previsti dalla nuova legge di Bilancio, siamo ancora lontani dal raggiungere l’obiettivo sperato di 1000€ di pensione minima, ma siamo sicuri che questa maggiorazione farà felici molti pensionati. Per ottenerlo sarà necessario soddisfare alcuni requisiti anagrafici ed economici.
Per i pensionati Inps che accedono alla pensione di vecchiaia o anticipata, di regola, l’incremento spetta al compimento dei 70 anni, ma è possibile abbassare questo requisito contributivo, riducendolo di un anno ogni 5 anni di contributi, fino a un massimo di 5 anni. Questo significa che, in alcuni casi, il pensionato potrebbe ottenere l’incremento al milione già a 65 anni di età. Per gli invalidi civili al 100%, il limite anagrafico è abbassato a 18 anni, come stabilito dalla sentenza n. 152/2020 della Corte Costituzionale, a condizione di soddisfare i requisiti reddituali.
Requisiti e modalità di richiesta per l’incremento
I limiti di reddito sono fissati a 9.555,65 euro per il reddito individuale del richiedente e a 16.502,98 euro per il reddito coniugale, se il richiedente è sposato. Questi importi, aggiornati al 2024, rappresentano i massimali entro i quali è possibile richiedere l’incremento previsto, che può essere richiesto anche per le pensioni di invalidità civile e l’Assegno sociale, con importi che variano a seconda della prestazione. Tuttavia, è importante notare che il calcolo dell’aumento deve evitare il superamento dei limiti di reddito; in caso contrario, l’integrazione sarà calcolata in modo da rispettare tali soglie.
L’aumento può essere richiesto online attraverso il servizio “Consulente digitale delle pensioni” sul sito Inps, consentendo ai beneficiari di verificare i propri diritti e presentare domanda telematicamente. In alternativa, è possibile rivolgersi a caf e patronati o contattare il numero verde dell’Inps. L’Incremento rappresenta un importante strumento per migliorare le pensioni e le prestazioni assistenziali, offrendo opportunità significative per coloro che soddisfano i requisiti. La possibilità di richiedere arretrati rende questo beneficio ancora più attraente per coloro che possono usufruirne.