Obblighi anagrafici: da quest’anno inasprimento delle sanzioni per chi non li dichiara | Fanno sul serio con 500€
Inasprimento delle Sanzioni Pecuniarie per Violazioni Anagrafiche e Trasferimenti di Residenza: Le Novità della Legge di Bilancio 2024.
A partire da quest’anno, chi trascura i propri obblighi anagrafici dovrà affrontare sanzioni severissime.
L’inasprimento delle regole è stato annunciato con decisione, e ora chi omette di dichiarare correttamente le proprie informazioni anagrafiche dovrà affrontare dei veri salassi.
Le autorità intendono prendere sul serio il tema dell’anagrafe, sottolineando l’importanza di un registro aggiornato e preciso per garantire una gestione efficiente e trasparente delle informazioni sulla popolazione.
È essenziale che tutti comprendano l’urgenza di adempiere a questi doveri, non solo per evitare sanzioni finanziarie, ma anche per contribuire a una società più organizzata e consapevole.
Sanzioni aumentate di centinaia di euro, anche retroattivamente
La Legge di Bilancio per il 2024 ha introdotto significativi cambiamenti in merito alle sanzioni pecuniarie per il mancato rispetto degli obblighi anagrafici e delle prescrizioni in caso di trasferimento della residenza all’estero. La riforma, delineata nei commi 242 e 243 della Legge 213 del 2023, ha l’obiettivo di contrastare comportamenti illeciti legati all’iscrizione inappropriata all’anagrafe della popolazione residente in Italia, finalizzati a ottenere indebiti vantaggi. Il comma 242 della suddetta legge ha innalzato notevolmente l’importo delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni degli obblighi anagrafici stabiliti dalla legge n. 1228 del 1954.
Fino al 31 dicembre 2023, tali sanzioni oscillavano tra 25,82 e 129,11 euro; tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2024, sono aumentate, raggiungendo un range compreso tra 100 e 500 euro. È fondamentale notare che è prevista un’opportunità di mitigazione se il soggetto si adegua alle prescrizioni entro novanta giorni dal termine di legge, riducendo così l’importo della sanzione a soli 10 euro. Per quanto riguarda le violazioni relative al trasferimento di residenza all’estero, l’articolo 11 della legge n. 1228 contemplava sanzioni tra 51,65 e 258,23 euro. La nuova normativa ha innalzato tali importi, stabilendo una fascia compresa tra 200 e 1.000 euro per ciascun anno di omessa comunicazione. Anche in questo caso, è prevista una riduzione della sanzione a 20 euro se la comunicazione è effettuata entro novanta giorni dal termine di legge.
Una misura atta a contrastare false dichiarazioni
La comunicazione degli elementi rilevanti inerenti alla residenza all’estero da parte di cittadini italiani è al centro del comma 243. Tale disposizione impone alle pubbliche amministrazioni di comunicare al Comune di iscrizione anagrafica e all’ufficio consolare competente tali informazioni. Questo processo è finalizzato a garantire un controllo più efficace sull’iscrizione e la cancellazione d’ufficio dall’anagrafe degli italiani all’estero (AIRE) da parte dell’Agenzia delle entrate, specialmente in relazione a possibili casi di fittizia residenza fiscale all’estero.
Secondo la relazione illustrativa, l’inasprimento delle sanzioni mira a scoraggiare comportamenti illeciti finalizzati a ottenere vantaggi indebiti, come mantenere l’iscrizione all’anagrafe in modo illegittimo. Si auspica che queste misure contribuiscano a una maggiore conformità agli obblighi anagrafici e di comunicazione di residenza da parte dei cittadini italiani. Dal punto di vista procedurale, l’autorità competente all’accertamento e all’irrogazione della sanzione è il Comune in cui il trasgressore è iscritto. La notifica dell’atto impositivo deve avvenire entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui si verifica il mancato adempimento o l’omissione dell’obbligo anagrafico o della comunicazione di residenza, pena la decadenza.