Scaldabagno, se vuoi dimezzare i consumi devi avvolgerlo con questo materiale | È il trucco salva bolletta
Come risparmiare sul costo di consumo dello scaldabagno? Consigli pratici per ridurre il peso del riscaldamento in bolletta.
L’acqua calda sanitaria è una risorsa essenziale in ogni casa, ma con l’aumento costante delle tariffe energetiche, è diventato cruciale adottare strategie per risparmiare sulla bolletta.
Uno degli elettrodomestici che contribuisce significativamente ai costi energetici è lo scaldabagno.
Sostituire questo apparecchio può rappresentare una spesa considerevole, ma esistono diverse strategie e piccoli accorgimenti che possono avere un impatto significativo sui costi finali.
Se possiedi uno scaldabagno e vorresti limitare il costo in bolletta, ecco quali soluzioni puoi attuare.
Regolare la temperatura in base al consumo
Chi possiede uno scaldabagno conosce bene l’impatto energetico che questo può avere sulle spese mensili. Rispetto all’utilizzo di una caldaia, gli scaldabagni comportano costi notevoli. È quindi essenziale considerare soluzioni a lungo termine per ridurre tali costi. Un trucco pratico e veloce è semplicemente staccare la spina o spegnere lo scaldabagno quando non è in uso. Questo accorgimento può sembrare banale, ma ha un impatto significativo sui consumi energetici.
Un problema comune è l’errato settaggio della temperatura dello scaldabagno: impostare una temperatura eccessivamente alta può portare a un consumo energetico sproporzionato. Molti pensano che alzare la temperatura significhi risparmiare, ma ciò può comportare un rapido esaurimento dell’acqua calda. Un approccio più efficace è regolare la temperatura in base alle esigenze; ad esempio, alzare la temperatura a 60 gradi prima delle ore di punta per poi ridurla quando la casa è meno frequentata. Gli esperti suggeriscono che una temperatura massima di 50 gradi è più che sufficiente, con una variazione di meno o più 5 gradi in base al consumo.
Se lo scaldabagno perde calore c’è solo una cosa da fare
Un momento critico per i consumi dello scaldabagno può essere quello della doccia, specialmente in famiglie con più persone che devono utilizzare l’acqua calda contemporaneamente. In questo caso, una pratica consigliata è alzare la temperatura per un breve periodo e poi ridurla, assicurandosi che sia sempre entro limiti accettabili per evitare sprechi energetici.
Infine, un aspetto spesso trascurato è l’isolamento termico dello scaldabagno. Un modo semplice per verificare la sua efficienza è toccarlo: se è caldo al tatto, significa che sta perdendo calore in modo inefficiente. Un rimedio pratico è l’isolamento, che può essere realizzato con materiali accessibili come feltro o lana di roccia. Basta applicare questi materiali sulla parte superiore e laterale dello scaldabagno per migliorare le sue prestazioni e ridurre la dispersione di calore: in breve tempo noterete la differenza anche in bolletta.