Manutenzione auto, ecco perché Peugeot usava un Game Boy per capire come aggiustare le macchine
Sembra assurdo, e invece è tutto vero: ecco come una console portatile ha aiutato l’azienda automobilistica a testare i propri macchinari.
Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di Nintendo. Anche per i meno patiti di videogiochi, la casa mamma di Super Mario e molti altri è un vero e proprio colosso dell’intrattenimento.
Fondata in Giappone nel 1889, originariamente produttrice di carte da gioco, Nintendo non è solo una fucina di videogiochi, ma anche di console.
Dalla più recente Nintendo Switch al colosso NES del 1983, le console Nintendo si sono sempre distinte per qualità e innovazione.
In molti ignorano che le funzionalità di queste console le renda “appetibili” anche in ambiti che hanno molto poco a che vedere con il gioco; per esempio il testing di macchine…
Una console per verificare dettagli tecnici dei motori
Ebbene sì: tra gli utilizzi delle console Nintendo, e in particolare dello storico Game Boy, si annovera anche quello di strumento diagnostico per scooter di marche prestigiose come Aprilia, Peugeot e Suzuki. Si parla, ovviamente, dei primi anni 2000, quando la console era un vero e proprio gioiello d’avanguardia tecnologica; l’equipaggiamento utilizzato per questa singolare applicazione comprendeva un Game Boy Color o un Game Boy Advance, a seconda dell’anno di utilizzo, insieme a una particolare cartuccia dotata di cavi specifici. Uno di questi cavi si collegava all’unità di controllo del motore, mentre l’altro era destinato al sistema dei freni.
Una volta tutto connesso, il Game Boy trasformava la sua veste di console da gioco in uno strumento diagnostico completamente funzionale. Il display video mostrava dati cruciali come la velocità del motore, la posizione dell’acceleratore e le informazioni sulla temperatura. Inoltre, il sistema poteva leggere e cancellare i codici di errore, fornendo ai tecnici un’analisi dettagliata dei problemi. Non solo limitato alla diagnosi, lo strumento permetteva anche di attivare attuatori per verificare il corretto funzionamento di componenti critici, sia dal punto di vista elettronico che meccanico, come l’accensione, gli iniettori e le pompe. Ma le capacità del Game Boy non si fermavano qui…
Una perla da collezionisti: oggi è introvabile
Questo dispositivo sorprendente poteva anche essere utilizzato per aggiornare l’ECU degli scooter. Ad esempio, il manuale di assistenza per una specifica cartuccia illustrava dettagliatamente come passare tra le impostazioni Standard e Racing per ottimizzare le prestazioni di un motore da 50 cc. Oggi, queste rare cartucce sono oggetti ambiti dai collezionisti e si trovano in vendita a cifre sorprendenti. Su alcuni forum, si sono registrate richieste fino a 3.000 dollari per una cartuccia di Peugeot, mentre molte altre si avvicinano ai 300/400 euro.
L’ambito automobilistico non è l’unico ad aver utilizzato le console Nintendo in questo modo; si dia il caso che anche franchise come McDonald’s, negli anni, abbiano utilizzato i dispositivi della casa videoludica per formare i propri impiegati con l’utilizzo di console brandizzate e cartucce apposite, oggi introvabili. Questo particolare utilizzo del Game Boy sottolinea la sua versatilità e l’incredibile impatto che un’icona dei videogiochi può avere al di là dei confini del suo habitat naturale.