Riscaldamenti, il trucco dei Paesi nordici ti farà dimenticare la bolletta | Il loro segreto per avere una casa calda a costo zero
Chi meglio dei paesi scandinavi può insegnarci come affrontare inverni sempre più rigidi? Una breve guida al riscaldamento ‘fai-da-te’.
In un paese dal clima temperato come l’Italia, affrontare le temperature invernali costringe molti a ricorrere a sistemi di riscaldamento per rendere le proprie case confortevoli.
Un rapido confronto con la situazione dei Paesi del Nord Europa, come la Svezia e la Norvegia, lascia emergere un approccio distintivo non solo per l’efficienza ma anche per la sostenibilità delle soluzioni adottate.
Questi Paesi, noti per inverni particolarmente rigidi, si sono affermati come pionieri nell’uso di tecnologie di riscaldamento avanzate, con un occhio attento alla sostenibilità ambientale.
Vediamo assieme quali misure alternative vengono adottate: potrebbero essere rivoluzionarie e necessarie anche per noi.
In Svezia tetti di vetro per riscaldare l’ambiente
Uno degli elementi chiave dell’approccio dei Paesi Baltici all’inverno è l’ampio ricorso alle pompe di calore. Svezia e Norvegia, grazie agli inverni estremamente freddi, sono stati tra i primi a implementare questa tecnologia nel continente europeo. Ciò che però rende davvero distintive le soluzioni del Nord Europa è l’impiego di fonti di energia pulita per alimentare tali dispositivi: sotto questo termine rientrano l’utilizzo di acqua, aria ed energia geotermica proveniente dal suolo. Tale approccio non solo garantisce un riscaldamento ecologico ma si traduce anche in notevoli risparmi economici rispetto ai sistemi più tradizionali alimentati da energia elettrica.
Non sorprende, dunque, che Paesi come Svezia e Norvegia abbiano ridotto notevolmente l’utilizzo del gas come fonte di riscaldamento. L’accento è posto su metodologie di riscaldamento naturali, promuovendo l’efficienza energetica e la sostenibilità. Tra le innovazioni degne di nota, in Svezia è stato sviluppato un intelligente sistema di riscaldamento che sfrutta tegole in vetro trasparente collegate a un sistema di copertura in nylon; queste tegole attraggono e sfruttano la luce solare, accumulando energia che viene quindi utilizzata per riscaldare l’acqua collegata al sistema di riscaldamento. Questo approccio non solo fornisce acqua calda a costo zero, ma contribuisce anche al riscaldamento degli ambienti senza alcun impatto ambientale negativo.
In Norvegia è l’acqua a fornire energia
Non si può trascurare l’ampio utilizzo delle biomasse per il riscaldamento delle abitazioni, soprattutto in Norvegia. Le biomasse, oltre a essere innovative e rinnovabili, offrono un impatto ambientale contenuto, posizionando questi Paesi come esempi virtuosi nella gestione delle emissioni legate al riscaldamento domestico. Infine, sempre in Norvegia, l’energia idroelettrica svolge un ruolo significativo: in questo paese ormai la quasi totalità dell’energia è prodotta attraverso questa fonte. Anche in Svezia, le centrali idroelettriche contribuiscono alla fornitura di energia, sebbene il Paese prediliga l’utilizzo del sole come fonte primaria.
Paesi come la Norvegia sfruttano le proprie fonti naturali d’acqua come energia rinnovabile, ed offrono un modello ispiratore attuabile anche nella nostra penisola. L’approccio all’utilizzo di tecnologie avanzate e fonti di energia pulita rappresenta una guida preziosa per coloro che cercano soluzioni innovative per riscaldare le proprie case, riducendo al contempo l’impatto ambientale, e ci auguriamo tutti che presto vedremo queste piccole rivoluzioni anche nel nostro paese.