Sanzioni, guarda sempre il calendario | Se sul verbale è segnata questa data non devi pagarle
Contestare le multe è un diritto cittadino da sempre, ma oggi è alimentato da una sentenza senza precedenti: attenti ai dettagli!
Sappiamo tutti come funziona: un attimo di distrazione, un cartello stradale non ben segnalato, una piccola infrazione e… in un attimo, ci ritroviamo con un bel verbale.
L’onere economico delle multe è quasi secondario di fronte alla stessa, poiché spesso non comprendiamo le circostanze per cui abbiamo commesso l’infrazione.
Ricevere una multa è sempre un fastidio, ma pochi sanno che esiste la possibilità di contestarla, specialmente quando la riteniamo ingiusta.
A rivelarlo è una sentenza che si appella ad un articolo ben conosciuto: finalmente viene fatta luce anche su questo aspetto.
È una questione di date: fate attenzione
Recentemente, una sentenza del Giudice di Pace di Alessandria ha gettato luce su un aspetto cruciale riguardante la notifica delle multe, offrendo ai cittadini un mezzo per contestare le sanzioni che ritengono illegittime. Una multa non rappresenta solo un onere finanziario, ma può anche comportare una perdita di tempo considerevole, specialmente quando si devono compilare documenti o discutere la sanzione in tribunale. Tuttavia, la contestazione di una multa può diventare un’opzione valida, e questa possibilità è regolamentata dall’articolo 201 del Codice della Strada.
Secondo l’articolo 201, se una violazione non può essere immediatamente contestata e viene rilevata successivamente tramite dispositivi elettronici, il verbale contenente i dettagli della violazione deve essere notificato al trasgressore entro 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione. Questa disposizione mira a garantire tempestività nelle notifiche e a proteggere i diritti dei cittadini. La controversia sorge spesso quando l’organo preposto al controllo decide di far decorrere il termine di notifica non dalla data effettiva dell’infrazione, ma dal giorno dell’accertamento, ovvero quando vengono analizzate le prove raccolte dai dispositivi elettronici e redatto il rapporto di infrazione.
Una sentenza storica cambia tutto
La sentenza del Giudice di Pace di Alessandria ha stabilito chiarezza su questo punto, affermando che il termine di 90 giorni per la notifica del verbale deve effettivamente decorrere dalla data dell’infrazione, non dalla data in cui gli agenti hanno visionato le prove e redatto il rapporto. Questa interpretazione è stata supportata anche dalla giurisprudenza amministrativa, dalla Cassazione e dal Ministero dell’Interno.
L’importanza di questa decisione giudiziaria è sottolineata dal fatto che il dato normativo dell’articolo 201 deve essere interpretato in modo favorevole al cittadino, considerato il presunto “reo”. In questo modo, la notifica della multa deve avvenire entro i 90 giorni dall’effettiva infrazione, garantendo ai cittadini il tempo necessario per contestare le multe in modo adeguato e rispettando i loro diritti fondamentali anche durante i procedimenti legali. In questo contesto, la sentenza del Giudice di Pace rappresenta un passo avanti nella tutela dei diritti dei cittadini contro sanzioni ritenute illegittime.