Bonus idrico, nessuno sa che esiste ma si risparmia il 50% su queste spese | Affrettati, rimangono ancora pochi giorni
Conoscete il Bonus Idrico? Si tratta di un’agevolazione che consente di vivere meglio: ecco dettagli, scadenza e modalità di richiesta.
Vivere in una società dove il caro prezzi sta diventando parte del quotidiano significa anche conoscere tutte le opportunità di risparmio a nostra disposizione.
Con l’ampia gamma di bonus disponibili, è facile perdersi o confondersi, ma proprio per questo motivo è bene armarsi di pazienza e informarsi a dovere.
Uno dei Bonus disponibili e meno conosciuti è il Bonus Idrico, anche noto come Bonus Acqua Potabile. Questo incentivo, ancora richiedibile a partire da gennaio 2024, offre sconti significativi fino al 50% su specifici interventi volti a migliorare la qualità dell’acqua potabile.
Il Bonus si rivolge sia ai cittadini privati che alle aziende, promuovendo investimenti in sistemi che beneficiano dell’acqua erogata dal proprio Comune di residenza: vediamo assieme come funziona.
Spese coperte fino al 50%, ma fate in fretta: manca poco
L’agevolazione, introdotta dal DM 27/9/2021, è mirata a chi decide di apportare migliorie al proprio approvvigionamento di acqua potabile. Ad esempio, coloro che installano un depuratore possono beneficiare del bonus. Nonostante i costi noti dei depuratori, che possono ammontare a diverse migliaia di euro, l’incentivo copre il 50% dell’importo speso, con un limite massimo di 1000 euro per gli immobili privati e 5000 euro per quelli utilizzati da attività commerciali o istituzionali.
Il Bonus Idrico si concentra sull’acqua destinata al consumo umano e si materializza sotto forma di credito d’imposta. Questo credito è riconosciuto per interventi specifici come sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o aggiunta di anidride carbonica alimentare E290. È essenziale notare che il bonus può essere richiesto nel 2024 solo per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, richiedendo un’azione tempestiva da parte degli interessati.
Come accedere al Bonus Idrico: tutti i dettagli
Come per molti altri bonus, la documentazione è fondamentale. Gli interessati devono presentare fatture elettroniche o cartacee e dimostrare il pagamento dell’intervento tramite metodi tracciabili come il bonifico bancario. Inoltre, le informazioni sugli interventi devono essere trasmesse all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea). Le spese ammissibili per il credito d’imposta devono essere comunicate all’Agenzia delle Entrate entro febbraio dell’anno successivo all’intervento.
Gli interessati devono accedere alle sezioni appropriate del sito dell’Agenzia delle Entrate, inserendo le credenziali e navigando fino alle sezioni “Servizi” > “Agevolazioni” > “Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile”. Il Bonus Idrico rappresenta un’opportunità interessante da sfruttare, anche all’ultimo minuto. Non solo offre sconti sostanziali per migliorare l’impianto idrico domestico, ma contribuisce anche a garantire maggior benessere e, non da ultimo, ad aumentare il valore dell’immobile coinvolto: indubbiamente un’iniziativa che promuove la salute, la sostenibilità e il valore patrimoniale.