Agenzia delle Entrate, per saldare i tuoi debiti non devi più diventare povero | Da ora puoi chiedere di pagare di meno
Con la crisi economica ancora viva, molti enti offrono metodi di pagamento alternativi e agevolati: ecco quali sono e come funzionano.
In un contesto in cui il costo dell’energia elettrica continua a crescere, molti italiani si trovano nella difficile situazione di non poter pagare puntualmente le tasse.
Fortunatamente, enti come l’Agenzia delle Entrate possono venire incontro al contribuente adoperando metodi di pagamento alternativi.
Essi contemplano la situazione fiscale del contribuente e permettono di non incorrere in multe o pignoramenti, senza rinunciare alla gestione delle proprie finanze.
Questa guida offre un quadro dettagliato delle opzioni disponibili e fornisce consigli su come procedere nel caso in cui non si possa pagare puntualmente le rate.
Come funziona in caso di debito presso l’Agenzia delle Entrate
In Italia, una strategia comunemente adottata da coloro che si trovano in difficoltà nel pagamento puntuale delle tasse è la dilazione del carico tributario nel tempo. Questa pratica, se effettuata legalmente, offre vantaggi considerevoli, tra cui tassi di interesse contenuti (attualmente al 3,5% annuo) e una sorta di “immunità” dalla riscossione coattiva. Nel momento in cui si avvia il pagamento delle rate, infatti, si bloccano eventuali pignoramenti o fermi amministrativi, o si sospendono quelli già in corso. La richiesta di rateizzazione con l’Agenzia delle Entrate può essere effettuata presentando una richiesta presso l’ufficio competente, con l’invio di una PEC o utilizzando il servizio disponibile nell’area riservata del sito dell’ente, a cui si accede tramite SPID, CIE o CNS.
Le modalità di rateizzazione variano in base all’importo del debito: massimo 8 rate trimestrali, da saldare entro 2 anni, per gli importi fino a 5000 euro; per gli importi superiori a questa cifra si possono selezionare fino a 20 rate trimestrali, da saldare entro 5 anni. È possibile rateizzare anche le comunicazioni di irregolarità, abbattendo le sanzioni al terzo del minimo. Le condizioni sono simili a quelle descritte in precedenza. E per gli altri Enti?
Riscossione, tributi locali e ritardo dei pagamenti
Anche per quanta riguarda l’Agenzia delle Entrate Riscossione la rateizzazione avviene in base all’importo: automatica con un piano fino a 72 rate mensili di almeno 50 euro ciascuna per gli importi fino a 120.000 euro, mentre oltre questa cifra si richiede una certificazione di difficoltà economica ed è possibile usufruire di un piano straordinario fino a 120 rate mensili per imprese in difficoltà. Per tributi locali come tassa automobilistica, IMU e TARI, le condizioni sono stabilite dai regolamenti locali; in mancanza di una disciplina specifica, si applicano criteri nazionali che consentono rateizzazioni fino a 72 rate mensili in base all’importo dovuto.
Il ritardo nel pagamento delle rate con l’Agenzia delle Entrate non comporta la perdita dei benefici se non supera i 7 giorni dalla scadenza. Con l’Agenzia delle Entrate Riscossione, la decadenza avviene dopo il mancato pagamento di 8 rate, mentre con gli Enti locali dipende dalle condizioni specificate nei provvedimenti locali. In caso di decadenza, è possibile riprendere il piano di rateizzazione, pagando gli importi scaduti in un’unica soluzione.