Scaldabagno, per ridurre i consumi devi controllare qua dentro | È il trucco degli idraulici
In tempi in cui i costi delle bollette aumentano sempre di più, ecco un segreto per ridurre i consumi dello scaldabagno: i trucchi.
Sono periodi difficili per i consumatori, costretti ad affrontare il caro bollette a causa dell’aumento dei costi di luce e gas.
Per fronteggiare i pagamenti, gran parte degli utenti ricorre ad una serie di trucchi e stratagemmi per risparmiare e provare ad economizzare sui consumi.
Lo scaldabagno è uno degli strumenti che consuma più energia elettrica, ma c’è un trucco – svelato direttamente dagli idraulici – che spiega come risparmiare e ridurre i consumi.
Come funziona lo scaldabagno
Se vivi in una abitazione in cui non vi è un riscaldamento autonomo fornito da una caldaia o se lavori in un luogo con lo stesso sistema di riscaldamento, sicuramente avrai a che fare con uno scaldabagno. Tecnicamente chiamato anche boiler, lo scaldabagno è un impianto idraulico locale che viene utilizzato per la cucina o i sanitari in luoghi in cui vi è un riscaldamento ambientale centralizzato, assente o non attivo. Vi sono diversi tipi di scaldabagno, ognuno dei quali contribuisce in modo diverso sui consumi e, quindi, sul costo finale delle bollette.
Lo scaldabagno ad accumulo raccoglie l’acqua all’interno di un serbatoio, la riscalda e la mantiene ad una certa temperatura per un periodo di tempo: questo tipo di strumento elettrico ad accumulo funzione per effetto Joule. Lo scaldabagno elettrico istantaneo, invece, riscalda l’acqua solo quando il consumatore ne ha bisogno e nella quantità necessaria. La differenza tra i due tipi di scaldabagno sta nella potenza assorbita: può raggiungere oltre 10 kW contro gli 1-2 kW dello scaldabagno ad accumulo.
Come ridurre i consumi dello scaldabagno
Visto il funzionamento dello scaldabagno, questo elettrodomestico risulta essere uno dei più energivori: arriva a consumare fino al 12% del consumo energetico di una famiglia media. Tuttavia esistono una serie di accorgimenti per far sì che venga notevolmente ridotto il suo consumo. Prima di tutto, è bene impostare la temperatura dell’acqua tra i 50 e i 55 gradi centigradi, mentre è consigliato spegnere lo scaldabagno quando si è consapevoli di mancare da casa per un periodo di tempo medio-lungo.
Per risparmiare sul consumo dello scaldabagno, inoltre, è consigliato usare un elettrodomestico di classe energetica molto elevata (A+ o superiori), oppure investire nell’acquisto di uno scaldabagno termodinamico – che funziona a pompa di calore – o di uno alimentato ad energia solare. Infine, per ridurre gli sprechi di energia, gli idraulici consigliano di provvedere costantemente alla manutenzione e decalcificare lo scaldabagno almeno una volta ogni due anni, con una frequenza che varia anche in base alla “durezza” dell’acqua del Comune si vive.