Autovelox, guarda bene il dettaglio nel verbale | Se manca quel dato la multa è carta straccia
In caso di multa per eccesso di velocità, controlla bene che tutto sia stato eseguito correttamente: altrimenti hai diritto a fare ricorso.
Autovelox: pur essendo una misura necessaria, sono indubbiamente l’incubo di ogni autista italiano.
I dispositivi a fotocellula mirati a catturare eventuali infrazioni di velocità possono essere fonte di preoccupazione, ma non tutti sanno che affinché le multe siano valide devono essere provviste di alcune certificazioni talvolta assenti.
Le multe emesse attraverso dispositivi di controllo della velocità, come autovelox, tutor e telelaser, sono soggette a rigorose procedure per garantire la correttezza e l’affidabilità delle sanzioni.
In questo articolo esamineremo le conseguenze della mancata verifica di questi dispositivi e se una multa può essere annullata in caso di irregolarità.
Verifiche necessarie: come e quando presentare ricorso
L’omologazione rappresenta il primo passo cruciale nel processo di collaudo di un autovelox. Questa verifica iniziale assicura non solo la funzionalità del dispositivo ma anche il rispetto delle specifiche tecniche stabilite dalla legge e dal ministero. Le operazioni di omologazione sono documentate su un verbale, che costituisce un atto pubblico. La mancanza di omologazione o la mancanza del certificato di omologazione rende la multa nulla, purché il conducente la impugni entro 30 giorni presso il giudice di pace o entro 60 giorni presso il Prefetto.
Il secondo aspetto cruciale è la taratura, una verifica periodica annuale che garantisce il corretto funzionamento del dispositivo nel tempo. Anche questa procedura deve essere documentata attraverso un verbale redatto da una ditta specializzata e certificata. L’operatore incaricato di queste verifiche deve compilare un verbale che attesti le operazioni eseguite e i risultati dei controlli. Questo verbale diventa un atto pubblico e deve essere conservato presso l’ufficio dell’organo di polizia stradale utilizzatore. L’assenza di taratura rende la multa nulla, consentendo al trasgressore di presentare ricorso entro 30 giorni presso il giudice di pace o entro 60 giorni presso il Prefetto.
Un esempio pratico: il caso del tribunale di Latina
Recentemente, il tribunale di Latina ha annullato diverse multe per eccesso di velocità a causa della mancata presentazione, da parte della Prefettura, dei documenti che attestano i controlli di funzionalità degli autovelox. La sentenza si basa sull’obbligo imposto dalla circolare 300/17 del ministero dell’Interno, che richiede una documentazione dettagliata dei controlli effettuati sugli autovelox. Questa documentazione deve includere una descrizione completa delle operazioni effettuate e dei risultati dei controlli, considerandosi prova piena fino a querela di falso.
La mancanza di documentazione adeguata, sia per l’omologazione che per la taratura, può comportare la nullità delle multe emesse attraverso gli autovelox. È compito delle forze dell’ordine presentare la documentazione durante il processo di impugnazione intrapreso dal conducente. La trasparenza e la corretta procedura sono fondamentali per garantire che i dispositivi di controllo della velocità siano utilizzati in modo giusto e che le sanzioni siano legittime.