“Morto prima del matrimonio”: la conduttrice Rai distrutta dal dolore | Purtroppo non ce l’ha fatta
Episodio davvero tremendo in Rai, l’accaduto ha coinvolto una conduttrice famosissima: tutti sono stati investiti dal dolore.
Talvolta accade anche nel mondo dello spettacolo che un evento molto pesante da digerire si abbatta su un gruppo di persone.
Proprio qualcosa di simile è avvenuto nell’ambito della rete pubblica in questo ultimo periodo.
Quando si perde qualcuno non è mai facile riprendersi, specie se il tutto avviene in modo tanto inaspettato.
Vediamo cosa è accaduto proprio in ambito televisivo: una delle conduttrici più amate del momento ne è stata investita proprio in pieno.
Cosa è successo
Il tutto è avvenuto durante una delle puntate di La volta buona, il programma condotto niente di meno che da Caterina Balivo, una tra le conduttrici più apprezzate del momento.
Balivo, grazie alla sua competenza nella conduzione, è riuscita ad affrontare un argomento molto delicato che non sempre riesce ad emergere specie nella televisione generalista. Ha invitato una donna che ha raccontato la sua storia piuttosto tragica, che infatti ha sconvolto parecchi telespettatori.
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Il focus sulle sette
L’ospite si chiama Mariangela, una donna che ha scelto di condividere la propria esperienza con una setta che sfortunatamente è riuscita a travolgerla e plagiarla. “Il male esiste, le sette sataniche anche”, questa la caption del post, condiviso dalla pagina ufficiale del programma, “Mariangela, dopo una infanzia difficile e un matrimonio non avvenuto perché lui muore 4 giorni prima delle nozze, è stato adescata da una finta psicoterapeuta e plagiata fino al punto da essere spinta a uccidere una persona… Chiara Amirante”: un episodio grave e una storia colma di dolore, un dolore che la donna ricorderà per sempre, ma riuscendo ad andare avanti.
“Ma l’amore vince sempre ❤️ prendetevi 6 minuti per ascoltare la storia di Mariangela Calcagno”: il post contiene uno spezzone della storia di Mariangela. Non bisogna mai essere giudicanti verso queste persone, in un momento di fragilità tutti noi potremmo incontrare sul nostro cammino una setta che ha degli strumenti di plagio e coercizione studiati a puntino. La cosa importante è che tali storie vengano raccontate anche per disseminare consapevolezza sul tema e per avvisare e allertare telespettatori e telespettatrici per fare sì che certi meccanismi riescano a convincere sempre meno persone.