“Ti attacca come un virus”: Miriana Trevisan, la lotta contro la malattia strisciante | Anche lei è stata colpita
Una narrazione dolorosa quella della star di Non è la Rai, Trevisan e la malattia contro la quale porta avanti una guerra incessante.
Dal famoso programma Non è la Rai sono nate molte star che hanno fatto dei percorsi lavorativi di eccezione: basti pensare alla celebre Antonella Elia, che oggi è alle vette del suo successo.
Tra queste c’è Miriana Trevisan, una delle ragazze della trasmissione, che si è raccontata nel corso di un altro celebre programma.
Ricordata per il suo essere frizzante e soprattutto per il grande talento nell’arte della danza, Trevisan si è ritrovata a dover affrontare qualcosa di davvero inaspettato.
Proprio ultimamente la rivelazione è giunta alle orecchie del pubblico, e l’ansia per la sua salute è stata pervasiva tra telespettatori e telespettatrici.
La malattia
Il programma in cui la vip ha raccontato il decorso della malattia è Storie Italiane, la trasmissione mattutina ormai quasi storica della Rai condotta da Eleonora Daniele.
La conduttrice, grazie alla sua competenza ed estrema delicatezza nel trattamento degli ospiti, è stata in grado di affrontare un argomento doloroso riuscendo a trasmettere importanti messaggi al pubblico a casa.
Il racconto di Miriana
“Ho vissuto l’anoressia, mettevo maglioni pesanti per sudare”, ha raccontato la ex ragazza di Non è la Rai, “Io ho vissuto la malattia, l’evento scatenante è stato un provino di danza”, prosegue, indagando le origini dell’anoressia, uno dei mali spesso invisibili. “Volevo essere magra per poter ballare a livello internazionale. Il mio insegnante mi vede fragile e debole durante le diagonali e mi disse di levarmi il maglione. Portavo maglioni enormi e pantaloni per sudare”, ha descritto così alcuni meccanismi che spesso l’anoressia mette in atto.
“Quando vide che ero troppo magra mi chiuse le porte della scuola. Inizia a mangiare e ti riapro le porte, mi disse”: fu questa l’osservazione che le dette lo slancio per iniziare a cercare aiuto, “Io avevo 14 anni. Guardavo le ballerine di danza classica e volevo diventare come loro. Mangiavo solo un’arancia al giorno”. “Lo ringrazio per questo e chiedo a tutti gli insegnanti e gli educatori di cogliere i segnali e fermare questa cosa che ti attacca come un virus”: questa la conclusione di Trevisan, che dà il là a chi ha il potere di influenzare il pensiero dei giovani in senso positivo per evitare di generare situazioni analoghe alla propria.