Rai, la situazione è disastrosa: “Una grave perdita” | Scoppia il panico a Viale Mazzini
Quella di Rai è una situazione priva di precedenti, dove nessun elemento fa sperare per il meglio: la perdita arrivata nel momento peggiore.
È sempre più preoccupante la situazione che circonda gli studi di Viale Mazzini, la sede della tv di stato Rai nella capitale.
Ad aggravare la situazione è arrivata nelle scorse ore la conferma di una perdita gravissima, che non fa che incrementare la sfiducia nei confronti dell’emittente.
Persino Roberto Sergio, l’amministratore delegato, si è trovato a correre ai ripari parlando pubblicamente dell’accaduto.
Sono in molti a domandarsi se Rai potrà mai riprendersi da questo colpo…
Un problema di numeri
A preoccupare i dirigenti Rai è una drastica perdita di telespettatori: durante le prime quattro settimane del nuovo palinsesto Rai si sarebbe infatti verificato un calo di 248.000 telespettatori al giorno rispetto all’anno precedente. Questo avrebbe permesso a Mediaset di ottenere una posizione di dominio nel mercato televisivo italiano. Nel complesso, nei dati relativi allo stesso periodo del 2022, si è registrata una perdita di circa 7,5 milioni di spettatori per la televisione di Stato.
La Rai si trova ora di fronte alla sfida di mantenere e riguadagnare il suo pubblico in un ambiente televisivo sempre più competitivo. Secondo Repubblica questo calo potrebbe essere dovuto a una mano troppo spinta da parte del governo: l’esempio più eclatante è il programma “Mercante in Fiera”, di Pino Insegno, mentre “Agorà” con Roberto Inciocchi ha perso 89.000 spettatori rispetto all’anno precedente, secondo quanto riportato. Ma non sarebbero gli unici casi problematici.
Un disastro dietro l’altro: cosa sta succedendo
Tra le altre delusioni di mamma Rai figura anche “Avanti popolo” condotto da Nunzia De Girolamo, che ha sostituito “Carta Bianca” di Bianca Berlinguer, ora su Rete Quattro. Il programma ha ottenuto gli stessi ascolti delle repliche di vecchie edizioni di “Pechino Express” su TV8: una situazione impensabile. A rischio anche “La volta buona” di Caterina Balivo e “Fake Show” di Max Giusti, le novità che non hanno portato i risultati sperati.
Il problema potrebbe essere anche di natura economica: questi nuovi talk show sembrano investire notevoli risorse finanziarie, con alcune puntate di “Avanti popolo” che hanno raggiunto un costo di 200.000 euro, rispetto ai 40.000 euro spesi quando andava in onda “Carta Bianca”. L’amministratore delegato di Rai, Roberto Sergio, ritiene che gli spettatori abbiano bisogno di tempo per abituarsi ai cambiamenti in corso, e si è dichiarato indignato per le critiche ricevute in seguito a queste modifiche, soprattutto quelle rivolte a Pino Insegno.