Parole che tolgono il fiato: la cantante si sfoga su un tema che la tocca da vicino e il pubblico non riesce a trattenere il pianto.
Nel mondo della musica italiana contemporanea, poche donne possono essere considerate dei pezzi da novanta quanto la poliedrica Emma Marrone.
Nata a Firenze, ma cresciuta in provincia di Lecce, Emma è una musicista da sempre: i genitori, soprattutto il padre Rosario, l’hanno incoraggiata fin da bambina ad approfondire l’amore per la musica che loro stessi le avevano trasmesso.
La sua carriera comincia ben prima da “Amici”: ha fatto parte di moltissimi gruppi, alcuni anche vincitori di premi, come il trio delle Lucky Star o il gruppo musicale MJUR, ma anche gruppi “tutto in famiglia”: gli Anonimo Soul, con suo zio, e gli H2O, band di suo padre.
Nessun aiuto o sostegno avrebbe potuto però prepararla alla verità di un’industria durissima, che ha cercato più volte di schiacciarla sotto il proprio peso.
Ed è proprio questo l’argomento del discorso che Emma si è trovata a rivolgere al gruppo di partecipanti di “Amici” quando, tornata negli studi del programma che l’ha resa una vera e propria stella, si è trovata ad affrontare la delusione di un concorrente nei confronti della propria performance.
Emma ha colto l’occasione per parlare al ragazzo, attraverso la propria esperienza personale, della necessità di tenere la testa alta di fronte a qualsiasi difficoltà, sorridendo per far fronte alla malignità delle persone che vogliono vederti crollare. Chi meglio di lei potrebbe conoscere l’argomento? La sua vittoria ad “Amici” è arrivata in un momento delicatissimo di evoluzione per gli artisti nati dai talent show, e Emma si è dovuta scavare un posto tutto suo nel mondo della musica, pretendendo di essere presa sul serio come qualsiasi artista.
Emma ha ammesso di essersi trovata molto delusa dalle scarse vendite del suo disco, ma anche dalla reazione della gente: “Viviamo in un paese dove se non vendi, non vali“, ha spiegato; ma le delusioni diventano, secondo lei, un’arma nelle mani di chi desidera farci del male. La risposta migliore? Mostrare un sorriso.
“La gente non aspetta altro da voi che vedervi crollare”, ha spronato il ragazzo. “Invece quel momento non deve mai arrivare, il nostro mestiere è trasformare le cose in bellezza. Anche se tutti vi dicono che non state vendendo, in quel momento dovete essere artisti e sorridere, sorridere sempre“. Non c’è posto per l’autocommiserazione nel mondo che Emma ha creato per sé: una dura lezione, ma anche una che vale la pena imparare.