La sconvolgente notizia è arrivata poco fa: la sua avventura si è conclusa così. Coinvolti nella vicenda dei nomi molto conosciuti…
“Per fortuna non c’è più“: oltre al danno, la beffa. Non c’è stato niente da fare per lui: per Claudio Lippi è finita così, è arrivato al capolinea.
Al conduttore milanese, classe 1945, è stata sottratta ogni possibilità di un futuro: il tutto è avvenuto all’improvviso, senza che nessuno potesse prevederlo.
La notizia arriva da Rai: non c’è stato niente da fare, il verdetto è definitivo e non si può tornare indietro.
Per capire meglio cos’è accaduto è necessario addentrarci nei dettagli di una situazione decisamente morbosa…
È stata Rai a rilasciare un comunicato stampa secondo cui Claudio Lippi sarebbe stato escluso dalla programmazione dell’emittente. Per il conduttore era stata prevista la partecipazione a due futuri programmi, tra cui un talk show, ma l’emittente ha confermato di non voler continuare la propria collaborazione con lui.
La decisione non è stata presa per caso: il conduttore ha fatto delle dichiarazioni pubbliche che hanno portato l’emittente a prendere questa decisione. Viale Mazzini è stata molto chiara sulla propria decisione: “Alcune affermazioni di Claudio Lippi riportate dagli organi di informazione sono lesive della reputazione della Rai e dei propri dirigenti. Pertanto è da escludere qualsiasi tipo di collaborazione con il conduttore”. Ma che cosa ha detto di preciso?
Le accuse di Lippi possono essere suddivise in due categorie ben precise. In primis, il conduttore si è scagliato contro Fabio Fazio e Luciana Litizzetto, accusandoli di aver mentito sulla ragione del loro allontanamento da Rai: secondo lui, la rivelazione che “Che Tempo Che Fa” facesse guadagnare a Rai il triplo dei costi di produzione sarebbe completamente falsa.
Inoltre, Lippi ha lanciato delle gravi accuse contro Stefano Coletta, l’ex direttore dell’emittente, con delle frasi che denotano un sottotesto omofobo molto grave: “Per fortuna non c’è più, ha fatto lavorare gay e gaie solo per il motivo di esserlo. Tanti e tante che non avevano alcuna competenza, la Rai usata per fare coming out. Ma le pare? Allora anche noi etero dovremmo fare coming out, no?”. Queste dichiarazioni non sono state ritenute in linea con l’editoriale Rai, che ha preferito dissociarsi completamente.