Pier Silvio Berlusconi, bufera senza precedenti: “Non è giusto” | Accuse pesantissime
La famiglia Berlusconi continua a far parlare di sé: stavolta ad essere al centro delle accuse è Piersilvio. Cosa succede all’AD di Mediaset?
Nuove accuse per lui, e pesantissime: discriminazione e falso moralismo sarebbero all’ordine del giorno per Piersilvio. Ma cosa c’è di vero?
Berlusconi figlio, 54 anni, è da sempre un personaggio controverso per la stampa e nell’opinione pubblica.
Tuttavia, dopo il decesso del padre Silvio l’accanimento sembra essere peggiorato: tra tutte, risaltano le accuse di favoritismo nei confronti della compagna Silvia Toffanin, conduttrice.
Ma se da un lato c’è il favoritismo, dall’altro spunta un pugno di ferro per quanto riguarda la gestione della sua Mediaset. Che non tutti hanno apprezzato.
Una direzione nuova, senza esclusione di colpi
Ed è proprio in merito alle nuove direttive prese nei riguardi di Mediaset che il vicepresidente e amministratore delegato Piersilvio Berlusconi è stato accusato di discriminazione. Le accuse arrivano da molti personaggi del mondo dello spettacolo che non hanno gradito la decisione dell’AD di rivedere il palinsesto 2023/2024 escludendo dalla messa in onda alcuni programmi o imponendo, per altri, regole ferree e che hanno fatto discutere anche gli spettatori.
Tra i personaggi ad accusarlo anche Barbara D’Urso, licenziata in tronco dopo anni di militanza su Canale 5: è lei l’esempio più lampante delle nuove decisioni prese da Berlusconi, che prevedono l’esclusione di elementi considerati trash e che potrebbero rovinare l’immagine dignitosa che l’azienda vuole dare di sé. Ma Barbara non è l’unica ad essersi lamentata pubblicamente di imposizioni ancora più restrittive…
La rabbia di Lucas, solo uno dei tanti
A farsi portavoce delle lamentele di molti è l’influencer ed ex tronista di “Uomini e Donne” Lucas Peracchi. Peracchi si è rivolto a Berlusconi nel sottolineare l’ipocrisia della sua nuova direttiva: “No influencer e no a persone che gestiscono un OnlyFans”; per anni l’emittente ha fondato la propria immagine proprio sulla presenza di soggetti di questo tipo, e Lucas stesso possiede un profilo sul sito di contenuti espliciti a pagamento.
Le parole di Lucas rendono evidente la sua delusione: “Ho sempre voluto entrare al Grande Fratello, ma questa volta, dopo avere letto certe notizie, non mi sono nemmeno candidato. Non è giusto impedire a chi lavora su OnlyFans di partecipare a certi programmi, è ridicolo. In primis dal punto di vista della coerenza perché negli stessi reality mandano in onda monologhi contro il razzismo, l’omofobia e per il femminismo ma sono discriminatori contro i creator di OnlyFans: escludere gente come me sarebbe una forma di discriminazione, falso moralismo”. Accuse pesanti, ma che, come quelle della D’Urso, non sembrano toccare la nuova amministrazione Mediaset.