Amici, volto del programma travolto dal lutto: “Buon viaggio…” | Era malato da tempo
“Fai buon viaggio…”, il lutto arrivato all’improvviso ha sconvolto tutti. Il ricordo di una vita dedicata alla sua passione.
La sua dipartita era stata annunciata da tempo a causa della terribile malattia che lo aveva colpito, ma nessuno si aspettava che sarebbe finita così.
Ad andarsene è una persona che ha segnato la storia dell’intrattenimento italiano, amata e rispettata da moltissimi grazie al duro lavoro che l’ha portato ai vertici del suo ambito.
Nessuno è stato come lui, e forse nessuno lo sarà più: il cordoglio per la sua perdita è fortissimo, tanto che sia gli spazi pubblici che quelli virtuali dei social sono pieni di messaggi di saluti e addio che lo ricordano con affetto.
A parlare è anche un membro del cast di “Amici di Maria De Filippi”, il reality show di Canale 5; che lo ricorda con un aneddoto speciale.
Una malattia se l’è portato via nella notte
A lasciarci in questi giorni è stato lo storico allenatore Carlo Mazzone. Mazzone si è spento all’età di 86 anni, a causa dell’aggravarsi della malattia che da tempo lo tormentava. L’allenatore è uno dei nomi storici del calcio italiano, tanto da essere annoverato nell’esclusiva Hall of Fame.
A ricordarlo non sono solo gli appassionatissimi dello sport: Mazzone lascia un vuoto indescrivibile, avendo segnato intere generazione di spettatori grazie alla sua straordinaria capacità. I social sono stati inondati da messaggi di addio, tra cui è spuntato anche quello di Raimondo Todaro. Ma cosa legava tanto il coreografo di “Amici” al CT?
Il ricordo di Carlo Mazzone: un padre per tutti
Come molti dei suoi coetanei, Todaro è cresciuto seguendo le squadre allenate da Mazzone, e lo ricorda così: “Rimarrà per sempre nei miei ricordi. Se ho la passione del calcio sin da bambino è anche merito suo. Come dimenticarsi di quella corsa sotto la curva bergamasca dopo il goal di Baggio. Faccia buon viaggio mister Carletto“.
I funerali di Mazzone si sono svolti ad Ascoli Piceno, la sua città natale. A circondare la chiesa una folla di tifosi e ammiratori che hanno invaso Piazza del Popolo per poter salutare un’ultima volta un personaggio che ha segnato la storia del calcio; a parlarne è stato anche il vescovo Gianpiero Palmieri, che ha tenuto la funzione: “In questa chiesa ci sentiamo una grande famiglia composta da tante città che riconoscono Carlo come un padre. Non è facile salutare un padre ma lo faremo con gratitudine”.