“Senza ombra di dubbio un suicidio”: Zucchero, l’annuncio è sconvolgente
Tremendo quanto accaduto, è una delle peggiori scelte che l’essere umano possa fare: la decisione, sfortunatamente, è irrevocabile.
Zucchero Fornaciari è uno dei cantanti italiani più amati soprattutto dalla generazione di persone un po’ più grandi ed è annoverato tra gli esponenti più importanti del blues in Italia, un genere non facile da esporre nel bel paese.
Infatti, Zucchero è diventato famosissimo anche per le sue collaborazioni a livello internazionale, instaurate con personalità come Eric Clapton, Joe Cocker e Miles Davis.
Tra i numerosi riconoscimenti, Zucchero ha ottenuto anche il Premio Tenco alla carriera, uno dei più prestigiosi premi in Italia nell’ambito dello spettacolo.
Raggiunse il suo apice proprio nel momento a cavallo tra gli anni ’90 e i 2000. Quest’estate, nel 2023, ha partecipato all’evento I love Romagna, allestito per raccogliere fondi destinati alla ripresa della regione dopo il disastro ambientale che l’ha coinvolta. A quanto pare, però, le tragedie non finiscono qui: Zucchero ha dovuto misurarsi con un altro fatto tremendo avvenuto in questi giorni.
Il ricordo di Zucchero Fornaciari
In questa estate particolarmente afosa, Zucchero decide di pubblicare un post che ricorda uno dei grandi scrittori del passato, evidentemente da lui particolarmente apprezzato per condividerne le parole persino in due lingue – italiano e inglese.
Accosta alla didascalia una foto dello scrittore, ovvero Charles Bukowski, poeta e scrittore statunitense la cui cifra principale era proprio l’anticonformismo, di certo un aspetto che Zucchero stesso non solo apprezza molto, ma ha integrato nel proprio stile di vita e modo di pensare.
“La perfezione mi fa schifo”
Zucchero riprende un brano dello scrittore che riguarda la perfezione: di certo viviamo in un mondo che ci impone la voglia di essere perfette o perfetti, e questa imposizione è quella contro la quale Zucchero, attraverso le parole di Bukowski, si scaglia in questo post che diffonde su Instagram.
La potenza delle parole, sia nella sintassi che nel concetto espresso, è indubitabile, nella loro semplicità, nella loro volgarità sono scelte con la precisione di chi sa scrivere. “La perfezione mi fa schifo, mi repelle”, cita Zucchero, “[…] Stessi vestiti, stessa musica, stesse espressioni, stessi cibi, stesse scopate, stesse auto, stesse vite…e alla fine? Stessi suicidi neurali di massa. Perché vivere come un automa è senza ombra di dubbio un suicidio“. Le parole colpiscono come coltelli in una società che sta diventando sempre più dell’apparenza e soprattutto dell’inconsistenza: probabilmente ci sarebbe da chiedersi chi sono i veri colpevoli.