Paola e Chiara, dopo l’allontanamento spunta la verità | Il motivo è da non credere
Un successo clamoroso e arrivato troppo presto, poi il ritiro dalle scene: ad anni dalla loro rottura, le sorelle Iezzi raccontano la verità.
Non c’è persona nata negli anni ’90 che non conosca il duo composto dalle sorelle Iezzi, meglio conosciute con i loro nomi propri: Paola e Chiara.
Per anni, i successi del duo canoro originario di Milano ha dominato le classifiche italiane con una hit dopo l’altra: canzoni ballabili, hit dell’estate, veri e propri tormentoni.
Il successo, tuttavia, non è stato gentile con loro: il duo si sciolse nel 2013, ed è di recente tornato operativo con un ritorno acclamato sul palco dell’Ariston.
Nonostante le due non abbiano perso lo smalto, in molti si sono chiesti che cosa le abbia tenute lontane per tanto tempo. Oggi, Paola e Chiara Iezzi sono pronte a raccontare la verità sulla loro separazione.
L’inevitabile crollo: un doloroso anonimato
A raccontare i retroscena sono state loro stesse, nel corso di un’intervista al “Corriere della Sera”: “Ricordo che eravamo in treno. Chiara mi chiede: ‘ma a te piace ancora fare questo lavoro?‘, e io capisco”, racconta Paola Iezzi; fu la prima a ritirarsi dalle scene. È sempre lei, la più piccola delle due, a parlare di un mercato che non le accettava più: “Dal 2010 le radio non passano più le nostre canzoni. Ogni pezzo proposto non va bene. Troppo veloce, troppo lento, non in linea editoriale… Il pubblico si era stufato di noi”.
L’incapacità di rimanere al passo coi tempi le ha distrutte psicologicamente. “Non funzionavamo più. C’è stato un momento preciso… ero in un negozio a provare un vestito. Mi guardo allo specchio e scoppio a piangere. Lì capisco che sto piangendo per altro”, ha raccontato Chiara Iezzi. Da qui la dolorosa, ma dovuta, decisione: il ritiro definitivo. Ma la motivazione non è solo legata a lavoro: il loro rapporto stava diventando una vera e propria dipendenza.
Stare separate le ha rese più forti
Le due sorelle hanno infatti raccontato di aver sempre diviso tutto, compresa la camera da letto, e fino ai vent’anni: un legame simbiotico che donava loro conforto, ma che ha rischiato di diventare soffocante. “Nella lontananza ci siamo riscoperte. Prima la simbiosi era uno schema. La distanza è servita per rendere più autentico il nostro rapporto“, hanno spiegato.
La rinnovata sinergia è più che presente sul palco: un’esplosione di colori, glitter e sintonia. “I coming back possono essere tristi.”, hanno ammesso. “Noi volevamo essere come la gente ci ricordava, ma con un messaggio nuovo. Una macchina del tempo che porta indietro per dire che si può andare avanti”.