Vittoria Belvedere, le gravi molestie subite dall’attrice: “Era un omone, alto e pesante…” | Scena abominevole
Le amare dichiarazioni dell’attrice: ha subito anni di vessazioni e soprusi. La terribile esperienza raccontata in un’intervista straziante.
Brividi e sangue gelido sono le reazioni più probabili nel corso della lettura dell’intervista che l’attrice Vittoria Belvedere ha rilasciato al “Corriere della Sera”.
L’attrice calabrese, emigrata in Brianza quando era ancora molto piccola, ha denunciato alcuni episodi di odio mirato di cui è stata vittima: razzismo e molestie sono state per lei un’esperienza quotidiana.
Oggi, fortunatamente, Vittoria ha una carriera affermata e una vita privata felice: è sposata con il produttore Vasco Valerio dal 1999, con cui ha avuto tre figli: Lorenzo, Emma e Nicolò. Due di queste gravidanze, ha raccontato, sono state molto sofferte a causa di alcuni problemi legati alla tiroide.
Vittoria ha raggiunto la sua serenità nonostante tutto: racconta di collaborazioni con numerosi registi e attori famosissimi, arrivate ad un carissimo prezzo…
L’inizio sofferto di una lunga carriera
Nonostante abbia sulle spalle un curriculum trentennale pienissimo, che l’ha vista lavorare sia in televisione che al cinema, Vittoria ha dichiarato che la sua carriera lavorativa non è iniziata nel migliore dei modi; a partire dal mondo della moda, dove le venne rifiutata la possibilità di fare l’indossatrice a causa della sua altezza: tre centimetri mancanti rispetto allo standard internazionale richiesto di 1.75 cm.
Rifiuti e porte in faccia all’ordine del giorno, ma non solo: “Avevo 7 o 8 anni e ho subito vero e proprio razzismo perché ero meridionale: una calabrese emigrata in Brianza”, ha spiegato nel corso dell’intervista. “Se in cortile giocavo con gli altri bambini, le loro mamme li portavano via dicendo: ‘non giocate con lei, è una terrona‘. Ho sofferto molto, ma non mi sono mai sentita messa in un angolo”.
Le molestie da parte di un produttore: salva per miracolo
Gli episodi raccontati da Vittoria, tuttavia, non si limitano al razzismo: nel corso della sua lunga carriera ha raccontato di essere stata oggetto di molestie, e in un caso un tentativo di violenza, da parte di alcuni produttori di cui l’attrice ha dichiarato di non poter rivelare i nomi per timore delle ripercussioni. È accaduto quando era ancora giovanissima: appena diciottenne, mentre l’uomo coinvolto aveva una settantina d’anni.
La seconda esperienza riportata, invece, fa gelare il sangue: “Andammo nel suo ufficio per prendere il copione su cui dovevo prepararmi”, ha spiegato. “Mi è saltato letteralmente addosso. Era un omone, alto e pesante, non so come sono riuscita a respingerlo e togliermelo di dosso”. Un’esperienza terrificante e tristemente comune nel mondo del cinema, che negli ultimi anni è al centro della cronaca grazie ad alcuni movimenti di denuncia da parte delle attrici di Hollywood.