Wilma Goich, tragici momenti prima della morte: “Vicina alla fine…” | Racconto agghiacciante
Il devastante racconto della cantante: una vita passata nel dolore. Le parole commuovono tutti: “Spero che nell’aldilà si stia bene”.
Wilma Goich a nudo. La cantante si è di recente espressa circa la sua posizione nei confronti della morte, una realtà che conosce fin troppo da vicino.
Nata nel 1945, la cantante savonese a soli vent’anni raggiunse la celebrità in Italia grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo con il brano “Le colline sono in fiore”.
Da allora la carriera di Wilma, che ha raggiunto vette internazionali, non si è mai fermata: un susseguirsi di collaborazioni, hit da classifiche e partecipazioni a Sanremo, fino all’unione con il marito Edoardo Vianello, con cui fondò il duo “I Vianella”.
Purtroppo, proprio al marito è legata la parte più tragica della sua vita, segnata da una gravissima perdita.
I Vianella: il successo planetario, poi la rottura
Wilma e Edoardo, che parevano innamoratissimi, divorziarono nel 1981, dopo soli 14 anni di matrimonio; segnando anche la fine della loro collaborazione musicale.
Quei quattordici anni di matrimonio erano però bastati ai due per essere benedetti dalla nascita di una figlia, Susanna, nata nel 1970. Susanna Vianello, dopo un iniziale percorso di vita lontano dal palcoscenico, è stata la speaker di Radio Italia anni ’60; un lavoro strettamente legato alla carriera dei genitori. Tuttavia, Susanna si è spenta nel 2020, dopo una battaglia contro il tumore ai polmoni; entrambi i genitori le sono sopravvissuti.
Il dolore per la morte di una figlia: parla Wilma
Durante un’intervista al settimanale DiPiù, Wilma Goich ha parlato del suo modo di vivere il lutto, affidandosi alla religione: “Dio è aria, fiori, natura, è l’immenso, la forza, il sole, la luna. L’aldilà non lo immagino con stelle o colline in fiore, come dice il titolo della mia canzone. L’aldilà per me è una dimensione molto vicina a noi, ad altezza della Terra, dove si sta molto bene. Anche se allungassi il braccio per sfiorare quella dimensione so già che non potrei entrarvi, ma da lì i morti ci possono vedere e proteggere.“.
Nonostante Wilma sia dichiaratamente la persona più devota nel suo nucleo familiare, ha deciso di non coinvolgere la figlia nella sua fede negli ultimi giorni di vita: “Con mia figlia Susanna non abbiamo mai parlato di temi spirituali neppure quando è stata ricoverata.”, ha raccontato, addolorata. “Peraltro farlo proprio in quei giorni lo trovavo sbagliato: non volevo capisse che se ne stava andando.”.