Aurora Ramazzotti, grande amarezza dopo il parto | Nonostante gli sforzi non ce l’ha fatta
Reduce dal parto, la figlia d’arte Aurora Ramazzotti coinvolta in una notizia sconvolgente: tutti sono preoccupati.
La figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti ha finalmente partorito, e non solo, ha anche deciso di raccontarsi nelle parti più intime dei mesi trascorsi.
Di certo la sua vita cambierà parecchio: un figlio probabilmente è proprio l’elemento che più di ogni altra cosa può modificarti l’esistenza, quotidiana e non.
Aurora Ramazzotti, comunque, sembra ormai matura per crescere quello che sarà un’altra persona: si chiama Cesare, il bambino.
A quanto sembra, però, dalle confessioni di Aurora si deduce che non proprio tutto è andato esattamente come se lo aspettava, e questo è molto duro da accettare.
Ramazzotti: “un grande cambio di prospettiva”
“Sto benissimo”, ha dichiarato Aurora Ramazzotti, “Vivo in un turbinio di emozioni costante e mi abbandono alle scoperte quotidiane di questo magico nuovo mondo. Ho sempre avuto la certezza che fosse bello nonostante le paure un po’ fisiologiche, un po’ indotte dalla società”. Molto sagge le parole di Aurora Ramazzotti: infatti le pressioni sociali sono moltissime sia per chi decide di procreare, sia per chi sceglie di non farlo.
Per Aurora è impossibile imparare ad essere genitori attraverso gli altri, o tantomeno attraverso libri – che oggi fioccano davvero sull’argomento -, ma che è importante applicare quelle che sono le proprie convinzioni. Certo bisognerebbe sempre avere un confronto aperto con il resto del mondo, scientifico e non. “Avviene sicuramente un grande cambio di prospettiva”, ha detto Aurora.
Aurora Ramazzotti dissemina consapevolezza
“Non pianificare nulla. Non farti condizionare dalle storie che senti e segui il tuo istinto. Comunque andrà sarà un giorno che ricorderai per sempre”, ha spiegato Aurora Ramazzotti per dare coraggio alle eventuali partorienti in ascolto. Ha sicuramente il suo senso ciò che dice; contemporaneamente bisogna considerare che “con il senno del poi” tutto diventa più facile, quando le cose vanno bene.
“Desideravo molto un parto naturale e la mia propensione ottimistica (e i miei tanti pianeti in Capricorno) hanno fatto sì che rimanessi convinta fino alla fine che ci sarei riuscita. Quando dico non programmate niente intendo questo, perché le cose possono cambiare da un momento all’altro”, ha spiegato ancora Ramazzotti. “Alla fine Cesare è nato con un taglio cesareo e in 20 minuti era sul mio petto, morbido, assonnato e bellissimo. Ci ho messo qualche settimana a superare l’amarezza di non essere riuscita a partorirlo naturalmente. Non accettavo che il mio corpo non fosse riuscito a fare il suo lavoro, quando in realtà semplicemente doveva andare così“.