Flavio Insinna, sapete che studi ha conseguito da giovane? Resterete sbalorditi
Impensabile la carriera scolastica di Flavio Insinna: incredibile le svolte che ha preso nella vita, scioccati i fan.
Ormai ha una certa età, Flavio Insinna, il conduttore di numerosi programmi legato alla Rai, storica guida del gioco I soliti Ignoti e moltissimi altri giochi a premi televisivi.
Eppure, nessuno avrebbe mai detto, da piccolo, che avrebbe intrapreso questa strada. Tantomeno adesso qualcuno si sognerebbe di immaginare la strada che inizialmente aveva deciso di percorrere.
Gli indizi del suo passato ci sono: alcune parti da lui interpretate e la propensione per l’aiuto verso le altre persone, che ha manifestato attraverso varie azioni di beneficienza attuate negli anni.
Lo ricordiamo, ad esempio, per il suo ruolo in Don Matteo e per la conduzione, ormai decennale, del quiz L’Eredità. Ma cosa voleva fare in gioventù?
L’integerrimo Insinna
Sappiamo che Flavio Insinna conseguì la maturità presso il Liceo Classico, prediligendo, dunque, studi umanistici, e mostrando quindi già un interesse per la comunicazione, l’uomo e l’importanza delle parole.
Ciò che nessuno avrebbe potuto immaginare è che Flavio Insinna voleva entrare nell’Arma dei Carabinieri. Purtroppo non ebbe successo in questa impresa, dunque proseguì i suoi studi in campo teatrale, riscuotendo il successo che oggi tutti noi conosciamo.
Insinna insegna
Flavio Insinna non si è certo abbattuto dopo il rifiuto da parte dell’Arma dei Carabinieri, nonostante, tra l’altro, ci fossero membri di famiglia che ne facevano parte, e costituisse quindi una sorta di tradizione per Flavio. Successivamente, Insinna si iscrisse quindi alla Scuola di recitazione di Alessandro Fersen, si diplomò presso il Laboratorio di esercitazioni sceniche di Gigi Proietti.
Anni dopo, inoltre, sappiamo che ha anche ottenuto diversi ruoli in cui interpretava proprio un Carabiniere in famose fiction, coronando, seppure solo sulla telecamera, il suo primo sogno. C’è molto da imparare dalla vicenda di Flavio Insinna: il giovane che tanto aveva voluto entrare a far parte dell’Arma si era ritrovato, ancora giovanissimo, e con un pugno di mosche. La lezione non è tanto quella di non demordere, quanto una morale che riguarda il fallimento: invece di insistere, Insinna si è rivolto a un’altra delle sue passioni, nutrendola e incoraggiandola, senza incaponirsi su un sogno malriuscito. Non sempre, infatti, ciò che crediamo sia la cosa giusta per noi risulta esserlo, e spesso quello che ci vuole è proprio un buon fallimento per comprenderlo.