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Riconoscete questo bambino allegro e sorridente? Oggi è l’attore più affascinante d’Italia

Attore famoso da Bambino – Metropolinotizie.it

Quel bambino ricciuto nella foto e con il sorriso sul viso oggi è diventato uno degli attori più belli e apprezzati del cinema italiano. Lo avete riconosciuto? È proprio lui…

Una milestone della vita è sicuramente l’infanzia. Tutti per diventare adulti devono passare da quella fase e a mano a mano crescere. Questo accade anche ai personaggi famosi.

Alcuni poi restano uguali a com’erano quando erano piccoli, mentre altri cambiano completamente sia nell’aspetto che nel carattere.

Attori, cantanti e persone del mondo dello spettacolo non sono un’eccezione e ora che si è diffuso il trend di condividere le proprie foto da bambini anche loro si sono uniti al gioco.

Alcuni non erano affatto come oggi, magari non avevano la stessa avvenenza, altri hanno sempre lo stesso viso e sguardo. Avere riconosciuto il bambino nella foto? Oggi è uno degli attori più affascinanti d’Italia.

Ecco chi è il bambino nella foto

Capelli ricci come un angioletto, sguardo furbo e sorriso splendente sulle labbra, scopriamo chi è il bambino nella foto. Se non lo avete riconosciuto, si tratta del bellissimo Stefano Accorsi. C’è da dire che lo sguardo furbetto è rimasto lo stesso, come anche i suoi ricciolini.

Classe ’71, l’attore è nato a Bologna da una famiglia molto normale. Lui si appassiona subito alla recitazione e sogna di diventare una stella del cinema, alla fine ci riesce. Per un periodo era talmente richiesto da aver deciso di trasferirsi a Parigi poi alla fine è tornato a Roma. Ha infatti raccontato: “Ero andato a Parigi perché a Roma mi proponevano quaranta copioni insieme, avevo bisogno di un distacco, non ero più lucido”. Oltre che lavorare al cinema, l’attore fa anche tantissimo teatro.

Stefano Accorsi – Metropolinotizie.it

La passione per cinema

Sulla nascita del suo amore per il cinema e la recitazione, Stefano Accorsi ha raccontato: “Per me andare al cinema era un’esperienza di vita. Se mi dicevano ‘forse’, ma poi non mi portavano, era un dramma. Sono stato fortunato, perché mi sono appassionato alla grande saga di Sergio Leone, dove il mondo non era diviso in modo manicheo con il bene da una parte e il male dall’altra.

Erano personaggi con una varia dose di ragione e nello stesso tempo erano grandi fiabe, drammatiche e cruente. Come le favole antiche, i ‘cunti’, dove i bambini devono avere paura. Non erano state create per rassicurarli che il mondo fosse un posto bello, ma per fare in modo che rispettassero le regole”.

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Miriam