Marco Della Noce, ve lo ricordate ai tempi di Zelig? Dalla tremenda malattia ai pesanti debiti | Ecco come si è ridotto
I tempi di Zelig sono finiti per Marco Della Noce che non se la passa proprio benissimo. Ecco come si è ridotto il noto comico
Marco Della Noce ha raggiunto il grande successo televisivo e la notorietà presso il pubblico grazie al programma Zelig.
Inizialmente il comico ha avuto una carriera molto fortunata, riuscendo a uscire dal cabaret e prendendo parte a numerose trasmissione televisive sia in Mediaset che in Rai.
È infatti stato uno dei protagonisti di Drive In, Striscia la notizia e Mai dire Goal. Tuttavia, all’improvviso la sua vita ha subito una battuta d’arresto e ora ospite da Serena Bortone racconta i drammi che ha vissuto.
Dalla malattia tremenda fino ai debiti pesanti che ha contratto. Ecco la confessione di Marco Della Noce…
Il dramma vissuto da Marco Della Noce
La sventura per Marco Della Noce è iniziata con il divorzio dalla moglie. Infatti, ha iniziato ad accumulare un sacco di debiti fino a raggiungere i 700 mila euro tra affitti non pagati e assegni di mantenimento dei figli non corrisposti Da Serena Bortone ha detto: “Rivendico il diritto di fallire. È una liberazione, della mente soprattutto. Ho trovato tanta comprensione anche da parte dei giudici. Non c’è mai nulla di negativo e basta. La procedura è stata complicata. Applicare la legge del sovra-indebitamento a un lavoratore dello spettacolo era nuovo per tutti. Dopo oltre due anni, con i legali dello studio Pagano siamo riusciti a ottenere l’avvio della sovraesposizione del debito, istituita dopo la crisi economica del 2008”.
Inoltre, l’uomo ha precisato: “Per qualche anno ancora, parte dei miei guadagni sarà trattenuta per coprire il debito, che includeva affitti pregressi e assegni di mantenimento dei figli. Ma sono rinato”.
La malattia di Marco Della Noce
Marco Della Noce non ha lavorato per qualche anno e si è ammalato di depressione, cosa che ha peggiorato notevolmente lo stato in cui si trovava. Ha detto: “Poi è arrivata la depressione, quindi due anni di cure psichiatriche: uscivo la mattina e tornavo a casa la sera. Prendevo farmaci, ma non mi chieda quali perché non conservo nulla”.
Fortunatamente è riuscito a riprendersi, grazie al team di Zelig. Il comico ha raccontato: “Mi hanno aiutato i colleghi e la gente comune. Quando ho toccato il fondo, tutto il gruppo di Zelig si è mosso. Da Giancarlo Bozzo, direttore artistico, a Claudio Bisio, passando per Luciana Littizzetto. Avevano avviato una raccolta fondi. A loro si erano aggiunte le persone che mi avevano pagato una stanza. Da lì passo dopo passo ho trovato una casa”.