Tananai umiliato, il noto cantante maltrattato senza ritegno | Prese in giro e spintoni
Il racconto del momento difficile arriva proprio da lui: Tananai racconta l’accaduto fin nei più tristi dettagli.
Non è una storia semplice, quella riportata dal cantante Tananai, che ha rivelato un lato di sé particolarmente fragile e complicato al pubblico, onesto e franco come è sempre stato.
Tananai, nome d’arte del ventottenne Alberto Cotta Ramusino, di origini milanesi, è esploso nel 2022 grazie alla partecipazione a Sanremo. Dopo la vincita di Sanremo Giovani l’anno precedente, infatti, il cantante si è presentato sul palco più esclusivo d’Italia con il singolo Sesso Occasionale, dal testo irriverente e dalle soronità pop e moderne.
Ma la carriera di Tananai è iniziata molto prima di Sanremo. Alberto, il cui nome d’arte Tananai significa, in dialetto milanese, “oggetto in disuso“, nasce come produttore nel 2017.
Solo nel 2019 il giovane ha deciso di gettarsi nel mondo della musica come cantante, con il rilascio del primo EP: Piccoli Boati.
“Baby Goddamn”, virale nel corso di una notte
Il 26 Marzo 2021, Tananai rilascia Baby Goddamn, un singolo tratto dall’album Rave, eclissi: una canzone il cui video rivisita le favole più famose in chiave ironica, grottesca e decadente, un filo conduttore che accompagna Tananai fin dagli esordi.
Affinché Alberto possa raccogliere i frutti dei suoi sforzi, però, si dovrà attendere il 2022, anno in cui la canzone diventa virale sul servizio musicale Spotify, raggiungendo lo stato di sleeper hit, o hit “in ritardo” rispetto ai tempi di pubblicazione. Da lì, il lancio non-stop: Sanremo, l’amicizia con Fedez, la viralità sul web: tutto dovuto all’incredibile talento musicale, ma anche alla personalità ironica e l’umorismo millenial che contraddistinguono Tananai. Ma non è sempre stato così…
Recluso per mesi: dall’infanzia infelice al ritrovato successo
Tananai ha infatti raccontato di essere stato vittima di bullismo, a scuola. Nonostante gli episodi siano stati limitati nel tempo e nella forma, su sua stessa ammissione, è impossibile non empatizzare con le ripercussioni di una situazione tanto complicata. “La mia è stata una vita di periferia tranquilla, senza problemi. Al massimo qualche battuta tipo “ciccione” e qualche spintone quando ero un ragazzino obeso. In seconda media ero 1 metro e 50 e pesavo 82 chili. Adesso ne peso 76 e sono 1 e 82…”
“Ho anche saltato qualche mese di scuola perché non volevo farmi vedere: ero in carrozzina per un problema a un ginocchio.”, ha raccontato. Fortunatamente la sua situazione si è poi stabilizzata: “Quell’estate ho iniziato a mangiare bene, sono arrivati gli ormoni che mi hanno fatto crescere. In terza, quando ho iniziato a piacere alle ragazzine, pensavo mi prendessero in giro.”.