Lo Stato Sociale, il lutto è orribile: “Senza di te…” | Dolore infinito
Ci lascia un membro del gruppo indie Lo Stato Sociale. Tragedia imprevista, una vita stroncata in giovane età.
Il momento buio preannunciato è arrivato troppo in fretta: è un momento di lutto per il mondo della musica italiana, soprattutto per la musica indie e pop moderna, e in particolare per il gruppo Lo Stato Sociale.
La band formatasi a Bologna ha annunciato la perdita subita in un lungo post su Instagram, che ha commosso non poco i follower e i fan che li seguono da tempo.
Oltre ad essere condiviso dagli appassionati della loro musica, ad osservare le condoglianze nei commenti del post sono intervenuti altri cantanti e artisti vicini alla band e al membro scomparso, come Vasco Brondi e La Rappresentante di Lista.
Ed è proprio con quest’ultimo duo di artisti, Veronica Lucchesi e Dario Mangiarancina, che i membri de Lo Stato Sociale condividono la casa discografica e, di conseguenza, una conoscenza stretta dal punto di vista lavorativo e umano.
Il crollo di un pilastro: l’omaggio dei membri
A lasciarci è stato Matteo Romagnoli. Chi non lo riconosce tra i membri de Lo Stato Sociale si sbaglia di grosso: come scritto dal gruppo stesso nel post di commiato su Instagram, Matteo era il loro sesto membro, il loro manager, autore di alcuni testi (tra cui Una Vita in Vacanza, tra i più famosi del gruppo) e fondatore della casa discografica che ha lanciato loro e decine di altri artisti: Garrincha Dischi.
La vita di Matteo è stata stroncata a soli 43 anni, da una malattia di cui non sono state rivelate le specifiche nel rispetto di Matteo e della sua famiglia. Quel che risalta dai commenti e dal post di Albi, Checco, Lodo, Bebo e Carota (questi i soprannomi dei membri attivi de Lo Stato Sociale) è l’eredità culturale e spirituale che Matteo si lascia dietro: il ricordo affettuoso e caloroso di una persona brillante, un vero amico.
“Ci hai sgridato e ci hai amato più di tutti”, il messaggio commuove il web
“Senza di te siamo solo cinque s*****i, prima eravamo in sei ed era molto meglio. Prima eravamo in un milione ed era bellissimo, perché facevi entrare tutti e solo dentro la tua creatura potevano convivere così tanti freak, solo dentro garrincha è possibile trovare il tuo amore per i difetti e la perfezione.”, ha scritto il gruppo, illustrando il dolore provato.
Il post si chiude con una dedica e una promessa indirizzata a Matteo: “Ora siamo a pezzi, ma da questi pezzi proveremo a costruire qualcosa di impubblicabile, che tu, da ovunque sarai, renderai musica.”