Allarme in casa Mediaset: dopo i tragici eventi che hanno coinvolto l’azienda, scoppia la paura.
Mediaset è una delle aziende più forti e potenti presenti in Italia. Fondata da Silvio Berlusconi, è ora nelle mani dei figli del Presidente, venuto a mancare lo scorso 12 giugno all’età di 86 anni.
La morte dell’ex premier ha sconvolto i palinsesti delle reti televisive di Cologno Monzese e, ora che il fondatore di Rete 4, Canale 5 e Italia 1 è venuto a mancare, gli scenari potrebbero essere stravolti.
A lanciare l’allarme ipotizzando la fine di un’era è stato uno dei personaggi più chiacchierati dell’ultimo decennio. Le sue parole hanno fatto il giro della rete.
Programmi di intrattenimento, attualità, serie tv, film e varietà: questo e molto altro fa parte delle reti Mediaset che, sin dal loro esordio, hanno portato una ventata di freschezza nel mondo dello spettacolo. Silvio Berlusconi è riuscito a dar vita ad un modo nuovo di fare televisione che, negli anni, si è affermato ed evoluto in base al trascorrere del tempo e alle esigenze del pubblico da casa. La sua morte è per tutti la fine di un’era, sia dal punto di vista della politica che dello spettacolo, e un personaggio noto e legato al Presidente ha lanciato un allarme.
“[….]Dal punto di vista della comunicazione e dell’entertainment cambierà tutto e Mediaset non sarà più certo ciò che è stata fino ad oggi”: con queste parole Fabrizio Corona è intervenuto in un lungo post Instagram in cui, oltre a dare il suo ultimo saluto a Silvio Berlusconi ed esprimere il cordoglio e la vicinanza alla famiglia, ha tracciato lo scenario futuro della televisione privata.
“Un saluto caro Silvio. La mia storia si è intersecata molte volte con quella di Berlusconi, diciamo che ho fatto parte di quel mondo o sistema creato con l’arrivo di Mediaset. Per questo oggi non posso non mandare un caro saluto alla famiglia”. Con queste parole Fabrizio Corona ha esordito su Instagram all’annuncio della morte di Silvio Berlusconi.
L’imprenditore, poi, ha voluto dire la sua sul futuro di Mediaset e della televisione dopo la scomparsa dell’ex premier.
“[…] La cosa che più conta e che più si farà sentire sarà la caduta libera di proposte creative e coraggio imprenditoriale… – ha commentato – . Per capire la vera rivoluzione di Silvio dobbiamo andare a guardare ai lontani anni ‘80. Dai li in poi la televisione è diventata anche un fatto di costume e di pensiero, Canale 5 era un pò come Instagram, immaginate voi…”. “Ora è tutto finito, tutto è finito con Silvio e non ci sono grandi prospettive anche perché non vedo troppi personaggi rilevanti all’orizzonte – ha concluso – . Un grande visionario, un uomo proiettato al futuro con tutte le contraddizioni dei grandi uomini, addio Silvio”.