Addio Marco Columbro, il brutto male l’ha colpito così | Una scoperta devastante

Marco Columbro ha deciso di parlare al suo pubblico di un brutto male che lo ha colpito all’improvviso. Il racconto è davvero struggente.

Di recente, Marco Columbro ha fatto un’intervista televisiva in cui ha deciso di raccontarsi senza filtri a 360 gradi.

È stato infatti ospite a Oggi è un altro giorno, in cui non solo ha parlato della sua carriera di attore ma ha anche voluto parlare della sua vita privata.

Serena Bortone è davvero in grado di mettere a loro agio gli ospiti, permettendogli di aprirsi e condividere con il pubblico da casa anche le cose più difficile.

Anche Marco Columbro ha voluto dire a tutti del brutto male che lo ha colpito all’improvviso, cambiando il corso delle cose e della sua intera esistenza. Ecco cos’è emerso di così straziante…

La malattia di Marco Columbro che l’ha costretto all’addio alla televisione

Nel 2001 Marco Columbro ha avuto un ictus all’improvviso. Ha raccontato di non ricordare moltissimo di quel periodo difficile della sua vita. Secondo l’attore quel malore improvviso fu dovuto a un periodo di forte stress durante le riprese di una sitcom.

Ha infatti detto: “Furono mesi di arrabbiature, la pressione mi salì alle stelle. Cominciai a soffrire di mal di testa fortissimi, ma pensavo alla sinusite. In quello stato andai a trovare mio padre ricoverato a Viareggio, senza sapere di avere già un’emorragia cerebrale. Tre giorni dopo a Biella per una conferenza di geometria sacra mi sentii male: feci in tempo sdraiarmi sul letto e mi risvegliai il 24 dicembre”. Tuttavia, non tutto il male viene per nuocere. Grazie a quel ricovero, infatti, gli fu trovato nel cervello qualcosa di più grave. L’uomo ha aggiunto: “Grazie a quell’emorragia, infatti, scoprirono che nel mio cervello covava qualcosa di ben più grave. Un aneurisma. Come dinamite pronta a esplodere. Me ne liberarono e mi salvarono la vita”.

Il risveglio dopo 25 giorni di coma

Marco Columbro è stato in coma per circa 25 giorni e la ripresa è stata lenta. Ha raccontato: “Non sapevo più chi fossi. Poi non riuscivo a fare cose banali, come saltare a piedi uniti, e parlavo rallentato. Ho dovuto imparare nuovamente a fare tutto: la barba, camminare, usare le posate, come fossi un bambino che nasce in un corpo da adulto, ma con la mente a pezzi”.

Anche la sua carriera ne ha risentito molto e non ha mai più avuto lo stesso successo in televisione. Infatti, ha detto: “Dopo la malattia per la televisione sono morto. Mi sono dedicato al teatro, della mia azienda di biologico e del mio resort in Toscana”.